3 febbraio 1957: Carosello debuttava in televisione

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Il ricordo di infanzia dei grandi di oggi  torna con affetto e si contorna di nostalgia alla parola Carosello. Il programma televisivo dedicato agli slogan pubblicitari compie 58 anni. Il sipario, andato in onda per la prima volta il 3 febbraio del 1957, è stato l’appuntamento più visto nelle case di 19 milioni di spettatori, tra i quali, 9 milioni di bambini che non andavano a letto senza aver visto assieme a nonni e genitori il buffo corto in bianco-nero. Venti anni che hanno fatto crescere tra risate e spensieratezza l’innovazione della televisione e della pubblicità.

Il successo deve onore al suo regista, Luciano Emmer, alla geniale idea di Cesare Taurelli, produttore pubblicitario che ha ideato gli episodi, ai quadri di Nietta Vespignani, moglie del pittore Vespignani Renzo, alla Incom che realizzò la sigla; tutto per i più divertenti due minuti e quindici secondi di simpatia che hanno tenuto incollati davanti allo schermo tutti ma proprio tutti gli italiani e solo al termine, il codino, lo spot di trenta secondi che pubblicizzava il prodotto. Come dimenticare il piccolo Calimero? Cantanti di casa nostra o celebrità straniere, attori, comici si sono dilettati a cavalcare la scena del mitico Carosello con sketch comici entrati nella storia del piccolo schermo per i quali è stato riconsciuto persino un ruiolo pedagogico.

Da Gino Bramieri e Nicola Arigliano fino a star del calibro di Jerry Lewis e Orson Welles hanno consacrato “Carosello” tra i miti della televisione, creando la storia della reclame. Molto più che pubblicità, un vero target televisivo che non ha avuto rivali nei tentativi di imitazione che tutt’oggi occupano la Tv. Anche i prodotti pubblicizzati hanno beneficiato del successo, classificandosi come distintivi e caratteristici e se ancora oggi sono presenti sul mercato devono un pizzico della loro fortuna anche alla rassicurante immagine del Carosello.