E'di due morti e due feriti il bilancio della sparatoria avvenuta a Cursi, nel Salento, dove un ex operaio 57enne ha aperto il fuoco sui suoi vicini di casa, uccidendo Franco e Andrea Marti, padre e figlio, ferendo inoltre gravemente altre due persone. La tragedia è avvenuta in pochi minuti, in strada, in Via Tevere dove l'uomo, Roberto Pappadà, avrebbe sparato per primo al 36enne Andrea, appena arrivato con la macchina e, successivamente, a suo padre, sua madre e sua zia, accorsi in strada per vedere cosa stesse accadendo. Padre e figlio sono morti sul colpo, mentre le due donne sarebbero in condizioni critiche in ospedale. Secondo quanto riferito da alcuni media, anche la zia sarebbe spirata poco dopo.
La lite in strada
Non si conoscono, al momento, le motivazioni del gesto ma le tensioni fra le due famiglie vicine di casa era nota nel loro quartiere di residenza. Già in passato, infatti, vi sarebbero stati episodi di liti e contrasti ripetuti. Pappadà, ex operaio al momento disoccupato, si occupava in casa di sua sorella disabile. L'uomo è stato subito arrestato dai Carabinieri, sopraggiunti in poco tempo sul posto, i quali hanno poi constatato la morte dei due uomini e allertato il 118 per trasportare in ospedale le due donne, gravemente ferite dai proiettili del vicino. Secondo quanto ricostruito, pare che prima di sparare il 57enne avrebbe avuto un breve diverbio con il figlio dei vicini, da poco arrivato sotto casa, al termine del quale ha estratto la pistola e fatto fuoco, uccidendolo. Non è chiaro su cosa i due stessero discutendo.
Subito dopo i primi colpi di pistola, il resto della famiglia Marti sarebbe uscita in strada, ricevendo immediatamente contro i restanti colpi nell'arma dell'uomo che, a quanto pare, non avrebbe tentato nemmeno la fuga, bloccato sul posto dai Carabinieri, nel frattempo allertati dal vicinato.