Coronavirus: per la Germania quasi tutta l’Italia è una zona a rischio

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Il Robert Koch Institut ha registrato per la prima volta oltre 18 mila contagi da Covid in Germania in 24 ore con un balzo di 2.000 casi in più rispetto al giorno precedente. Il dato è di 18.681. Ieri le nuove infezioni erano 16.774. Proprio di fronte all’aumento esponenziale della diffusione del virus, Angela Merkel e i ministri presidenti dei Laender hanno annunciato un semi-lockdown da lunedì 2 novembre. Registrate anche 77 nuove vittime, che portano il numero complessivo dall’inizio della pandemia a 10.349. I dati non sono però paragonabili a quelli della primavera perché attualmente si testa molto di più.

Solo la Calabria fuori dalla lista

Intanto proprio la Germania ha aggiornato l’elenco delle zone a rischio Covid. Quasi tutta l’Italia e l’Austria ne fanno parte. Nelle scorse settimane il Robert Koch Institut aveva segnalato 11 regioni italiane come “zona rossa”, nel nuovo elenco ci sono tutte le regioni tranne la Calabria. Tra le zone a rischio sono comprese anche la Repubblica di San Marino e il Vaticano.

Massima allerta anche per altre nazioni

Da oggi rientrano nella lista dei paesi completamente a rischio Croazia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria e Cipro. Si segnalano anche per la prima volta regioni della Grecia e della Lettonia. Vengono indicate inoltre regioni della Danimarca, del Portogallo, della Svezia e della Lituania.

Quarantena e test obbligatori

Lo “sconsiglio” del ministero degli Esteri, in seguito alla raccomandazione del Robert Koch Institut, non comporta un divieto di viaggio. Chi rientra da questi paesi dovrà però rispettare una quarantena, o sottoporsi a un test e attendere un risultato negativo, per poter uscire di nuovo di casa. Anche buona parte della Germania – dove da lunedì 2 novembre scatta un semi-lockdown che colpirà anche gli alberghi con divieto di pernottamenti a scopi turistici – è zona a rischio.

Rossella Avella: