Covid, boom di casi in Europa: la Gran Bretagna chiude, Parigi trema

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Nuovo record planetario per i contagi giornalieri da coronavirus: 383 mila contagi in 24 ore nel mondo dei quali ben 123 mila solo in Europa.

I casi totali di coronavirus nel mondo sono saliti oggi, lunedì 12 ottobre, a 37 milioni 409mila. I morti complessivi, sempre da inizio pandemia, sono 1 milione 75.942. In testa alla classifica delle Nazioni più colpite restano i “soliti noti”: Usa, India e Brasile.

Lo rivelano i dati della Johns Hopkins University. Il Vecchio Continente è in piena “seconda ondata”. A soffrire, sono soprattutto Gran Bretagna e Francia. In crescita anche i casi in Italia.

Francia: allarme Parigi, oltre 17% dei test positivi

Il 17% dei test nell’Ile-de-France, la regione di Parigi, “risultano positivi, è un dato che non avevamo mai raggiunto”. Lo ha detto il direttore dell’ARS, l’agenzia regionale di Salute, Aurèlien Rousseau, intervistato da RMC-BFM-TV.

“Oggi, a Parigi, tra le persone che hanno tra i 20 e i 30 anni, abbiamo oltre 800 casi positivi su 100.000, la soglia d’allerta è cinquanta. Soprattutto, da tre giorni, ed è questo l’allarme che lanciamo, queste cifre aumentano molto rapidamente tra gli anziani. Questo significa che c’è passaggio tra le generazioni ed è questa la nostra maggiore preoccupazione”, ha proseguito, aggiungendo che attualmente sono 473 i malati da Covid-19 in rianimazione.

Inoltre, tre giorni dopo un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi, il presidente della Polinesia francese Edouard Fritch é risultato positivo al Covid-19.

Premier Francia: “Non mollare, evitare lockdown”

Dinanzi alla forte recrudescenza del coronavirus, il premier francese, Jean Castex, lancia un forte appello ai compatrioti affinché non gettino la spugna della lotta al coronavirus.

“Non si può mollare“, ha dichiarato ai microfoni di France Info, annunciando una nuova versione dell’applicazione StopCovid, equivalente francese di Immuni, per il 22 ottobre.

“I francesi – ha detto oggi – hanno considerato un po’ troppo presto che questo virus era scomparso. La realtà – ha avvertito – è che la seconda ondata è qui tra noi”. Il premier ha quindi sottolineato che un “lockdown generalizzato va evitato con tutti i mezzi“.

Gran Bretagna: “Possibile un nuovo lockdown nazionale”

Un nuovo lockdown nazionale per il Regno Unito è possibile perché il Paese è “ad un punto precario” nella pandemia da coronavirus, ma bisogna fare ogni sforzo affinché ciò non accada: lo ha dichiarato il professor Peter Horby, presidente del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (Nervtag) e consulente del governo di Londra.

I suoi commenti – citati dalla Bbc – giungono dopo quelli del vice direttore della Sanità per l’Inghilterra, Jonathan Van-Tan. Questi aveva asserito ieri che la Gran Bretagna ha raggiunto “un punto di non ritorno” nell’epidemia.

Johnson: “Tre step”

Il primo ministro britannico Boris Johnson oggi annuncerà un nuovo sistema di lockdown con tre livelli di allerta, “medio”, “alto” e “molto alto”, nell’ambito della strategia per contenere l’epidemia di coronavirus nel paese. Lo riferiscono i media locali, aggiungendo che è in corso un confronto con le amministrazioni locali sui lockdown mirati.

Liverpool, secondo la Bbc, dovrebbe essere l’unica città classificata nella categoria più alta, il che significa che i suoi pub e ristoranti dovrebbero chiudere. La città ha registrato 600 casi di Covid ogni 100.000 persone nella settimana terminata il 6 ottobre. La media per l’Inghilterra era di 74.

I sindaci del nord dell’Inghilterra, dove da settimane è già in vigore una dura stretta, temono che le chiusure forzate causeranno un danno economico grave a lungo termine.

Secondo Downing Street, tuttavia, “questo è un momento critico ed è assolutamente vitale che tutti seguano la chiara guida stabilita per aiutare a contenere il virus”. La Gran Bretagna conta oltre 42.000 vittime di Covid, il bilancio peggiore d’Europa. Ieri, 11 ottobre, quasi 13.000 persone sono risultate positive.

Milena Castigli: