Cosa sta accadendo nelle zone colpite dal sisma del 2016? L’emergenza coronavirus ha ripercussioni anche sulle regioni martoriate dal terremoto. Dove vivono dei cittadini di una dignità rara che stanno provando, seppur con estrema fatica, ha rialzarsi a ricostruire. Ma proprio il Dpcm del premier Giuseppe Conte è intervenuto a bloccare la ricostruzione per proteggere gli operai dal rischio di contagio.
Il decreto
L’ultimo Dpcm per il contenimento del Covid-19, oltre che a chiudere le attività imprenditoriali ritenute non essenziali, ha portato anche alla sospensione di tutti i cantieri, pubblici e privati, della ricostruzione post sisma 2016. Il Decreto supera di fatto la direttiva con la quale il neo commissario alla ricostruzione,Giovanni Legnini, qualche giorno fa, illustrava le misure di carattere generale entro le quali le imprese impegnate sul “cratere sismico” del Centro Italia potevano o meno continuare a lavorare.
Intervento del Commissario straordinario
Secondo quanto si è appreso, fonti vicine alla struttura commissariale non escludono che la direttiva possa essere a questo punto integrata o modificata anche alla luce di eventuali nuove disposizioni dell’esecutivo che potrebbero scaturire dall’incontro tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e le organizzazioni sindacali, teso a una possibile rivisitazione dell’elenco delle attività ritenute essenziali o meno. Ma intanto, il commissario Legnini, come ha anticipato lui stesso ad alcuni sindaci del “cratere”, sta valutando la possibilità di emanare una nuova ordinanza al fine di pagare i lavori delle imprese al momento del blocco dei cantieri, a prescindere dalle percentuali prefissate dallo stato di avanzamento dei lavori previste dalla normativa.