Bisogna essere accorti e sensibili in questi mesi caratterizzati dall’emergenza Coronavirus. Quando le cronache hanno iniziato a riportare i primi decessi, molti avevano denunciato l‘accanimento barbaro nei confronti degli anziani e delle vittime, manifestato attraverso un certo disinteresse. Ora, la sconcertante notizia che riguarda la morte per arresto cardiaco di una anziana signora in un albergo di Laigueglia a Savona accaduto il 29 febbraio scorso. La donna era risultata precedentemente positiva al tampone per il Covid-19. Dopo il decesso, i parenti hanno chiamato delle agenzie funebri per predisporne il trasporto, ma queste si sarebbero rifiutate di accudire la salma dell’anziana cremonese.
Le indagini
Ora sull’accaduto sta indagando la Squadra Mobile di Savona che ha avviato un’attività investigativa per identificare i responsabili delle agenzie funebri che hanno negato la disponibilità a intervenire per verificare d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, informata dell’accaduto, l’eventuale rilevanza penale di quanto accaduto.
Le conseguenze
La salma è stata, qualche giorno, dopo rimossa. In seguito, si è lavorato con la Regione per tentare di trasportare il prima possibile gli ospiti dell’hotel nei territori di residenza e predisporli a controlli medici accurati.