“Attenti alle illusioni ottiche, pericolosi miraggi, non siamo a pochi passi dall’uscita dell’emergenza, da un’ipotetica ora X che ci riporterà alla situazione di prima, nessun liberi tutti per ritornare alle vecchie abitudini“, è quanto ha dichiarato il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, nella conferenza stampa di questa mattina, durante la quale, rispondendo alla domanda di un giornalista, ha affermato che per “molto tempo molti di noi se non tutti ci dovremo abituare ad utilizzare” le mascherine.
La conferenza stampa della Protezione Civile
Sono complessivamente 94.067 i malati in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 880, vale a dire meno della metà dell’incremento di lunedì quando erano stati 1.941. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile. Sono 3.792 i pazienti nei reparti di terapia intensiva, 106 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.305 sono in Lombardia. Dei 94.067 malati complessivi, 28.718 sono poi ricoverati con sintomi – 258 in meno rispetto a ieri – e 61.557 sono quelli in isolamento domiciliare. Sono 17.127 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 604. Lunedì l’aumento era stato di 636. Sale a 135.586 il numero di casi totali di coronavirus in Italia, un aumento di 3.039 su ieri: si conferma dunque il trend in calo, visto che ieri l’aumento era stato di 3.599 unità e domenica addirittura di 4.316. Sono i numeri forniti dal bollettino quotidiano della Protezione Civile. In un giorno si contano 604 decessi (ieri erano stati 636), mentre i guariti aumentano di 1.555 (ieri di 1.022), il secondo valore più alto di sempre. Per questo il numero delle persone attualmente malate aumenta solo di 880 unità, contro le 1.941 di ieri: l’incremento più basso dal 10 marzo. Ma spicca in particolare il dato dei ricoveri, già in flessione da giorni. Oggi si registrano 258 ricoverati con sintomi in meno (ieri erano aumentati di 27) e ben 106 ricoverati in terapia intensiva in meno (anche ieri erano diminuiti, di 79). In totale, sono 94.067 le persone attualmente positive, 17.127 i decessi, 24.392 i guariti.
Rezza (Iss): “Curva tende a flettere, ma aspettiamo a tirare sospiro di sollievo”
“Finalmente si inizia a vedere una diminuzione del numero di nuovi casi. Se lo mettessimo in una curva epidemica vedremmo che dopo una fase di plateau sembra esserci una discesa”. Lo ha detto il direttore del dipartimento malattie infettive dell’Iss, Gianni Rezza, al punto stampa in Protezione Civile. “Del resto – ha aggiunto – abbiamo modelli matematici che hanno predetto la riduzione del parametro ‘R’, speriamo di assistere a una flessione, naturalmente bisogna essere molto cauti e tenere a mente che questo virus resterà nella popolazione. Anche se arriviamo a zero non sara’ tana libera tutti, bisognerà ingaggiare una dura lotta”.
I dati delle Regioni
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 28.343 i malati in Lombardia (126 in meno in più rispetto a ieri), 13.048 in Emilia-Romagna (-3), 9.965 in Veneto(+243), 10.704 in Piemonte (+159), 3.738 nelle Marche (+32),5.427 in Toscana (+126), 3.212 in Liguria (+35), 3.365 nel Lazio(+65), 2.765 in Campania (+67), 1.379 in Friuli Venezia Giulia(-17), 1.890 in Trentino (+52), 1.301 in provincia di Bolzano(+41), 2.137 in Puglia (+22), 1.859 in Sicilia (+44), 1.491 in Abruzzo (+66), 846 in Umbria (-26), 593 in Valle d’Aosta (+26),821 in Sardegna (+2), 733 in Calabria (+11), 185 in Molise (-2),265 in Basilicata (+3). Quanto alle vittime, se ne registrano 9.484 in Lombardia(+282), 2.180 in Emilia-Romagna (+72), 695 in Veneto (+33),1.319 in Piemonte (+68), 630 nelle Marche (+18), 369 in Toscana(+19), 620 in Liguria (+25), 216 in Campania (+12), 238 nel Lazio (+9), 164 in Friuli Venezia Giulia (+6), 209 in Puglia(+14), 174 in provincia di Bolzano (+10), 125 in Sicilia (+2),172 in Abruzzo (+3), 49 in Umbria (+5), 100 in Valle d’Aosta(+4), 244 in Trentino (+14), 60 in Calabria (+2), 52 in Sardegna(+5), 13 in Molise (+0), 14 in Basilicata (+1). I tamponi complessivi sono 755.445, dei quali oltre 388 mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Le donazioni
Ad oggi le donazioni confluite sul conto corrente dedicato della protezione civile hanno raggiunto 110.155.000, dei quali circa 19,5 milioni già spesi per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e ventilatori”. Lo ha affermato il commissario all’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, nel corso della conferenza stampa quotidiana nella sede del Dipartimento della protezione civile.