“La situazione rimane seria” e “non uniforme” in Europa dove “Spagna, Italia, Germania e Francia hanno ancora il più alto numero di casi, ma in seguito alle misure di distanziamento vediamo un plateau o una riduzione dei nuovi casi, dobbiamo monitorare questi sviluppi positivi da vicino“. Sono le parole di Hans Kluge, il direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità, che ha parlato in conferenza stampa in merito alla crisi causata dal diffondersi del contagio da coronavirus.
Vigilare sulla fase 2
Kluge, ha voluto sottolineare come il coronavirus colpisca con ferocia, sottolineando che “non perdona“. Per questo motivo, i Paesi che si apprestano a passare alla fase 2 devono rimanere “vigili e pazienti, pronti ad innalzare di nuovo le misure” di contenimento “quando e dove necessario”. Il direttore regionale per l’Europa dell’Oms ha evidenziato come nella pandemia da coronavirus “abbiamo visto la velocità con cui anche i migliori sistemi sanitari possono essere devastati. La salute deve essere al top dell’agenda politica. Senza salute non c’è economia e non c’è sicurezza. Questa è una lezione da non dimenticare”, ha aggiunto, invitando tutti i Paesi ad “essere uniti”.
Il bilancio mondiale
Nel mondo sono stati registrati oltre tre milioni di casi di coronavirus: al momento sono 3.116.992. Secondo il bilancio della Johns Hopkins University i decessi sono 217.183. I più colpiti sono gli Stati Uniti con 1.012.583 casi, seguiti da Spagna e Italia, rispettivamente 232.128 e 201.505. Secondo i dati forniti da France Press, i morti in Europa sarebbero più di 130 mila.