I casi di coronavirus nel mondo hanno superato la soglia dei 9,8 milioni. Il bilancio delle vittime si avvia a superare la drammatica soglia delle 500mila unità. E’ quanto emerge dalle statistiche pubblicate dalla Johns Hopkins University. Nello specifico, l’università americana indica che i contagi nel mondo hanno raggiunto quota 9.801.958; i morti sono 494.375. Finora le persone guarite sono 4.945.589.
Virus, in Usa 35.900 casi nelle 24 ore
Negli Stati Uniti non si arresta la pandemia che si sta spostando dalla costa est a quella ovest. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati oltre 35.900 nuovi casi di contagio, una brutta notizia per il Presidente Trump perché rappresenta il numero record da fine aprile e uno dei più alti rilevati dall’inizio della pandemia. Il Paese resta il più colpito al mondo in termini assoluti, sia per numero di casi (2 milioni 380.452) che di vittime (+756 nelle ultime 24 ore) un totale di 125.039 delle quali 31.142 solo a New York. Nella classifica dei decessi, la sola Grande Mela si classifica al quanto posto a livello globale: peggio di New York solo – in ordine – il Brasile, la Gran Bretagna e l’Italia. Ma peggio di Francia e Spagna che contano poco meno di 30mila vittime. Miami in Florida ha intanto deciso di chiudere le spiagge per il weekend del 4 luglio, Festa dell’Indipendenza, per paura che il boom di contagi che sta interessando lo Stato – duramente colpito nelle ultime settimane – possa peggiorare.
America Latina
Se gli Usa rimangono saldamente al primo posto per numero di contagi e decessi, è però l‘America Latina il nuovo epicentro dell’epidemia di coronavirus nel mondo. I dati nel continente infatti sono fortemente in crescita che ha raggiunto in queste ore i 2.357.954 casi (+78.808), con 107.951 morti (+3.166). E’ quanto emerge oggi da una elaborazione statistica realizzata dall’Ansa sulla base di dati ufficiali di 34 Nazioni e territori latinoamericani. Dopo giorni in cui l’effetto del Covid-19 pareva attenuato, le ultime 24 ore hanno mostrato un incremento del fenomeno in Brasile. Seguono Perù (272.364 e 8.939) e Cile (263.360 e 5.068). Sono poi sette i paesi con più di 20.000 contagi: Messico (208.392 e 25.779), Colombia (84.442 e 2.811), Ecuador (53.856 e 4.406), Argentina (55.343 e 1.184), Repubblica Dominicana (29.764 e 712), Panama (29.037 e 564) e Bolivia (28.503 e 913).
Brasile, al via sperimentazione del vaccino
Non dà segni di rallentamento la pandemia in Brasile dove in 24 ore si registrano 46.860 nuovi contagi e 990 decessi in più: lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riporta la Cnn. I nuovi dati portano il bilancio complessivo dei positivi a 1.274.974 e quello dei morti a 55.961. Lo Stato di Sao Paulo resta l’epicentro del virus con 258.508 casi e 13.966 morti, seguito dallo Stato di Rio de Janeiro con 108.497 casi e 9.587 decessi. Preoccupa in particolar mondo la situazione nelle Favelas, come testimoniato a In Terris dal prof. Maurizio Tosti.
Vaccino
Intanto, il governo di Bolsonaro corre ai ripari iniziando a sperimentare sugli esseri umani il vaccino anti-coronavirus messo a punto dall’Università di Oxford: lo riporta la Cnn. I test vengono effettuati nelle due città più colpite: Sao Paulo e Rio de Janeiro. Saranno somministrate 3.000 dosi in tutto a volontari di età compresa tra 18 e 55 anni che operano nei settori più a rischio. Vale a dire medici, infermieri e autisti di autoambulanze. Lo comunica l’agenzia brasiliana per la salute (Anvisa). l’Anvisa ha inoltre autorizzato scorse settimane il gigante farmaceutico AstraZeneca a condurre i test. Secondo l’Università federale di Sao Paulo, lo studio dovrebbe durare circa un anno.