“Le prospettive del futuro sono – ancora una volta – alla nostra portata. Abbiamo altre volte superato periodi difficili e drammatici. Vi riusciremo certamente – insieme – anche questa volta”. Si era concluso così l’ultimo messaggio alla Nazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aveva fatto appello agli italiani di continuare la propria tenace resistenza contro l’epidemia di coronavirus ed esortato ogni italiano a rispettare le misure in atto per contrastare l’emergenza sanitaria. Una vicinanza alla popolazione mostrata a più riprese dal Capo dello Stato, del quale la diffusione erronea di un video di prova aveva contribuito, nonostante le scuse ufficiali, ad alimentarne la carica di umanità nei confronti degli italiani. Niente di strano che, come riferito in una nota ufficiale del Quirinale, siano giunte alla Presidenza della Repubblica tantissime lettere, soprattutto via mail, da rappresentanti delle istituzioni ma anche di semplici cittadini.
La nota
“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – riferisce la nota -, in questo periodo di grave emergenza Covid-19 riceve quotidianamente numerosa corrispondenza, soprattutto via e-mail, da parte di singoli cittadini, di sindaci, di associazioni, nella quale si esprimono considerazioni, preoccupazioni, suggerimenti, proposte, rilievi critici”. Missive che, vista la quantità considerevole, non riescono a ricevere risposte singole. Ma, pur “nell’impossibilità di rispondere personalmente a tutti coloro che a lui si rivolgono”, il Presidente “li ringrazia molto ed esprime a ciascuno la sua personale vicinanza in questo periodo cosi travagliato della storia della nostra Repubblica, nella certezza che supereremo, assieme, questo difficile momento”. Un ulteriore segno di vicinanza del Capo dello Stato alla sua Nazione, dopo i ripetuti appelli all’unità nazionale che, nondimeno, hanno favorito un nuovo dialogo tra maggioranza e opposizione, in un periodo in cui, come ha più volte detto Mattarella, la politica deve necessariamente far fronte comune per far uscire il Paese quanto più indenne possibile dalla’ora più buia.