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Coronavirus Italia: 1397 positivi,10 i morti. Piu ricoveri, meno tamponi

1000 tamponi negativi tra il personale delle strutture ricettive della Costa Smeralda.

Sale di 71 il numero dei soggetti risultati positivi al covid-19. Il totale dei positivi 28. 915. Il numero dei casi totali è pari a 272.912. I guariti, in totale, sono 208.490, con un aumento di 289 rispetto alla giornata del 02 settembre. Le vittime raggiungono quota 35.507 (+ 10 rispetto a ieri). I pazienti in terapia intensiva sono 120, con un aumento di 11 rispetto a ieri. 1505 è il numero dei ricoverati con sintomi. Le persone in isolamento domiciliare sono 27.290. Il totale dei casi testati è 5.342.150. I tamponi effettuati in totale sono 8.921.658, con un incremento 92.790.

La situazione regionale

Oggi, la Lombardia registra 228 casi. 193 sono i positivi in Campania, mentre 154 nel Lazio. 118 sono i casi registrati in Emilia-Romagna. Il Molise ha registrato solo 2 casi. La Regione Calabria segnala che dei tredici positivi di oggi due sono migranti.

La situazione covid in Costa Smeralda

In Costa Smeralda, dopo i focolai registrati nel periodo di Ferragosto, sono stati effettuati 1.000 tamponi al personale delle strutture ricettive. Nessuno è risultato positivo al covid-19. Nessun contagio è riscontrato anche tra i medici, infermieri e pazienti del Mater Olbia, la clinica della Qatar Foundation. Quest’ultima era stata chiusa dopo che quattro persone erano risultate positive. Lì, inoltre, era stata sospesa anche l’attività del drive-in per i tamponi veloci.

Il  Ministro Speranza

Roberto Speranza, Ministro della Salute, a Scala (Salerno), nel corso delle alle celebrazioni in memoria del Beato Gerardo Sasso ha dichiarato che: “Stiamo investendo molto sul vaccino perché lo riteniamo la soluzione vera a cui l’Italia, l’Europa e tutti i Paesi del mondo stanno lavorando. Abbiamo costruito un’alleanza, in modo particolare con Germania, Francia e Olanda, per rafforzare la proposta europea in campo di vaccini e siamo convinti che tutti i tentativi che sta facendo il mondo scientifico possano, in un tempo che ci auguriamo sia il più breve possibile, portare dei risultati”.

Ha, poi, aggiunto: “Il contratto prevede che se le cose andranno bene, se ci sarà una validazione, i dati al momento sono incoraggianti, potremo avere le prime dosi già entro la fine dell’anno e poi ancora l’inizio dell’anno successivo. Dobbiamo insistere e continuare ad investire perché il vaccino è la soluzione vera al problema che abbiamo di fronte”.

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