Era stata data dai tg nazionali come notizia certa, comprovata anche da un’ordinanza emanata dal governatore della Campania, Luigi De Luca, due giorni fa. Oggi arriva la smentita dalla Comunità Neocatecumenale, che è scesa in prima linea contro le fake news lanciate anche da testate nazionali sulla presunta inosservanza delle norme in merito alla proibizione degli incontri comunitari spirituali. Secondo quanto comunicato dall’Ufficio stampa del Cammino Neocatecumenale, gli incontri della comunità tenuti ad Atena Lucana e Sala Consilina sono avvenuti prima di tali provvedimenti e, pertanto, leciti. Cade quella che Il Cammino Necatecumenale ha definito “una notizia falsa“.
Lo stesso giorno, anche una partita di calcio
La vicenda ha per oggetto il ritiro del Cammino Neocatecumenale svoltosi tra il 28 e il 29 febbraio in un hotel ad Atena Lucana. Da quell’incontro sarebbero emersi 17 positivi al Covid-19, un numero rilevante per il Salernitano, che ha subito attivato la macchina sanitaria della Regione deputata al tracciamento degli spostamenti dei partecipanti. Il Cammino Neocatecumenale, però, chiarisce che non v’è stata nessuna violazione dell’ordinanza: anzi, specifica in una nota: “L’incontro dei fedeli del Cammino è avvenuto il 28-29 febbraio in un hotel di Atena Lucana (mentre a Napoli si giocava Napoli-Torino: stadio aperto, con 55.000 spettatori) e nessuna ordinanza del Governatore proibiva l’incontro (l’Ordinanza del 26 febbraio si riferisce esclusivamente ad altri due comuni campani: Montano Atilia e Ceraso).
Incontro lecito
Anche il Vescovo di Teggiano–Policastro, Mons. Antonio De Luca, chiarisce: i fedeli del Cammino hanno celebrato l’Eucarestia senza scambio della pace e ricevendo l’ostia nella mano, rispettando le norme diffuse dalle diverse diocesi in quei primi giorni. Sull’incontro tenutosi a Sala Consilina, il Cammino chiarisce: “è avvenuto il 4 sera, dopo le 18,30. Il Comunicato della CEI e quello della Conferenza Episcopale Campana sono del 5 marzo: quindi non vi era ancora nessuna proibizione di incontri. E l’Ordinanza del Presidente del Consiglio per tutta l’Italia è del 9 marzo. Come si fa allora ad accusare i Neocatecumeni di disobbedienza, o anche solo di disattenzione a questi documenti dei Vescovi e delle autorità civili?” è dunque la replica della comunità, che si sta adoperando per fornire sostegno e aiuto in favore dei più deboli colpiti dal virus