Sono in corso “riunioni incessanti per il prossimo dpcm che sarà sicuramente più restrittivo“. E’ quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervistato alla festa del quotidiano “Il Foglio”. “Sicuramente sono ore di riflessione europea: Belgio e Francia e altri Paesi hanno dichiarato un lockdown. Rispetto a questa curva l’Italia non è nella parte alta dei contagi: non dobbiamo stare tranquilli ma dobbiamo capire se anticipare mosse per evitare che la curva peggiori“.
No a un governo di unità nazionale ora
Il ministro, inoltre, ha escluso la possibilità di aprire una crisi di governo in questo momento dove si registrano molti nuovi contagi da coronavirus: “Abbiamo bisogno di un governo pienamente legittimato – ha spiegato – che sia in grado di prendere rapidamente le decisioni”.
Mes o non Mes?
Con il Mes “il guadagno è di 300 milioni rispetto a quando preleviamo i soldi sul mercato, come ha detto Gualtieri. Il nostro bilancio dello Stato non è in emergenza”, ha detto il ministro, tornando ad escludere un ricorso al meccanismo europeo.
Il nodo scuole
Sul dossier delle scuole il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si dice “sicuro che si troverà una sintesi nelle prossime ore ma intanto serve massimo coordinamento tra regioni e Stato centrale”. Il ministro Azzolina “sta provando a tenere le scuole aperte il più possibile dove c’è una curva minore dei contagi. Io ricordo a tutti che in Francia è stato dichiarato un lockdown ma le scuole resteranno aperte. Si crea un perimetro per cui industria, fabbriche e scuole diventano il bene essenziale da tenere aperto“.