Approvato il Dpcm, il decreto legge che restringe gli spostamenti di persone dalla Lombardia ed altre 14 province italiane verso il resto d’Italia, il Viminale invia le direttive ai prefetti per applicare in modo “unitario e corretto” il decreto in vigore. Alla direttiva hanno lavorato ilĀ capo della Polizia, Franco Gabrielli,Ā in accordo con il ministro dell’Interno,Ā Luciana LamorgeseĀ e le direzioni delĀ Dipartimento di Pubblica SicurezzaĀ e i prefetti sul territorio.
L’autocertificazione per spostarsi
Il nuovo decreto prevede una “zona di sicurezza” caratterizzata dalla Lombardia e da 14 province (Parma, Piacenza, Rimini, Reggio-Emilia, Modena, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola, Novara, Vercelli e Asti). Ci si potrĆ muovere all’interno e fuori da esse soltanto con unĀ modulo di autocertificazione con cui verrĆ dimostrato che ci si muove per motivi di lavoro o per gravi esigenze sanitarie o familiari.
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Termoscanner in stazione
Ristretti considerevolmente gliĀ spostamentiĀ degli italiani da una regione o provincia inĀ area di sicurezza al resto del Paese. Il documento, impone di “evitare ogni spostamento delle persone in entrata e uscita dai territori individuati e negli stessi territori”. L’unica eccezione consentita agli spostamenti riguarda specialiĀ esigenze lavorative oĀ situazioni di necessitĆ . La direttiva stabilisce che “la Polizia ferroviaria curerĆ , con la collaborazione del personale delle Ferrovie dello Stato, delle autoritĆ sanitarie e della Protezione Civile, laĀ canalizzazione dei passeggeriĀ in entrata e in uscita dalle stazioni” per consentire le verifiche sullo stato di salute dei viaggiatori, anche attraversoĀ termoscanner.
Restrizioni su aerei e navi
Seguono restrizioni pesanti sui voli da e per la “zona di sicurezza”. I passeggeriĀ in partenza, infatti, saranno sottoposti al controllo, oltre che del titolo di viaggio, anche delĀ possesso di un’autocertificazione. Stessi controlli saranno effettuati sui passeggeri in arrivo nelle aree, mentre sono esclusi quelli “in transito”. Come specifica il documento, nei cosiddettiĀ voli SchengenĀ in arrivo, ai passeggeri sarĆ chiesto di motivare loĀ scopo del viaggio all’atto dell’ingresso. Strette anche neiĀ porti. Ai passeggeri a bordo di navi da crociera nella Laguna, non sarĆ consentito lo sbarco, “ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei Paesi di provenienza”. Nel caso di persona positiva alĀ coronavirusĀ a bordo, la Protezione Civile ha disposto quattro porti di attracco: Civitavecchia, Bari, Ancona e Ravenna. ColĆ saranno presenti strutture di pre-triage che consentiranno la divisione dei passeggeri in sintomatici e asintomatici; in seguito, verrĆ disposta la loro collocazione in adeguate strutture.
Quarantena nelle Regioni
Molise, Puglia, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Campania e Sicilia hanno emanato delleĀ ordinanze che impongono a tutte le persone che arrivano da altre parti d’Italia diĀ dichiarare la propria provenienzaĀ e mettersiĀ in quarantena per due settimane. Per tutti coloro che saranno fermati e forniranno una giustificazione senza riscontro, scatterĆ la denuncia perĀ inosservanza del provvedimento dell’autoritĆ (art. 650 del Codice penale) e sarĆ punito con l’arresto fino a tre mesi ed un’ammenda di 206 euro. Le sanzioni varranno per tutti: chi viola le norme rischia l’accusa di “delitto colposo contro la salute pubblica“.