Nel Nord-Italia le salme dei defunti sono trasportate dalle camionette dell’esercito. Un immagine che fa comprendere tutto lo stato di emergenza. In queste ore, anche Don Fausto Resmini ha perso la vita a causa del Coronavirus.
Don Fausto
Don Fausto Resmini era uno dei sacerdoti più noti della Bergamasca, focolaio principale in Italia. Don Fausto è morto la scorsa notte all’ospedale di Como, dov’era ricoverato in terapia intensiva per combattere il Covid-19. Nella sua vita, Don Resmini ha fondato la Comunità ‘Don Milani’ di Sorisole che si occupa dell’accoglienza degli ultimi. Era anche il cappellano del carcere di via Gleno a Bergamo. Aveva 67 anni. Con il suo camper del servizio ‘Esodo’ per anni ha dato un pasto caldo in stazione nella notte a chi era ai margini, agli ‘invisibili’ di Bergamo. Nato a Lurano, paese del Bergamasco, si era poi formato al Patronato San Vincenzo sotto l’ala di don Bepo Vavassori, ereditandone lo spirito di accoglienza e di attenzione verso i più deboli.
Vittime del Covid-19
Don Fausto si aggiunge ad una lunga lista di sacerdoti che hanno combattuto contro questo maledetto nemico invisibile, senza riuscire a sconfiggerlo. Sono 50 i sacerdoti che nelle ultime settimane hanno perso la vita. Il più giovane sacerdote, vittima del virus Sars Cov 2, è don Sandro Brignone, 45 anni, di Salerno, parroco a Caggiano. Il più anziano è don Mario Cavalleri, di Cremona, aveva 104 anni. Nel Bergamasco, sono almeno 14 gli ecclesiastici deceduti. Papa Francesco qualche giorno fa ha rivolto la sua preghiera a San Giuseppe per proteggere l’Italia e rivolgendosi ai molti fedeli spaventati, il Santo Padre ha affermato “È un’indicazione di cammino che ritrovo in tante lettere dei vostri Pastori che, nel condividere un momento così drammatico, cercano di sostenere con la loro parola la vostra speranza e la vostra fede”.