Coronavirus, Cirio: “Inaccettabili le immagini della folla a Torino”

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“Quello che ho visto ieri in alcune vie a Torino è qualcosa che mi riporta con la mente in estate e non possiamo permettercelo”. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, commenta così le immagini della folla che ieri hanno accompagnato la riapertura dei negozi a poco più di 24 ore dalla regressione della regione in zona arancione. 

I commenti su Torino dopo la riapertura

“Quello che è successo ieri a Torino è qualcosa di inaccettabile”, sottolinea ai microfoni di Radio Veronica One. “Questa mattina parteciperò al Comitato per l’Ordine pubblico e chiederò al prefetto interventi rigorosissimi – aggiunge -.  So che le forze dell’ordine hanno fatto tanto ma evidentemente non basta. I piemontesi si stanno comportando in modo serio, ma laddove ci sono situazioni che scappano di mano bisogna intervenire subito in maniera netta

Cirio: “Medie in Dad? Ho scelto di salvaguardare vita”

“Ho detto e ribadisco che sono felice che un ragazzo di 11-12 anni scenda in piazza per difendere il suo diritto alla scuola. Al di là del merito della questione, dimostra che sono ragazzi in gamba. Ma un governatore deve valutare tutti gli elementi in gioco e io ho ascoltato quei ragazzi come gli epidemiologi della Regione. E io ho deciso di salvaguardare la salute e la vita“. Cirio torna così sulla decisione di far proseguire con la didattica a distanza le secondo e terze medie nonostante da ieri la Regione sia in zona arancione. “Presa in giro? Avrei preso in giro gli studenti se non fossi andato in piazza, non mi fossi seduto con loro, non avessi ascoltato. Ma ascoltare non significa necessariamente fare quello che ti chiedono, il governatore di una regione ha il dovere di assumere le decisioni ascoltando tutti”, aggiunge Cirio a proposito delle accuse mosse da Anita, la dodicenne diventata simbolo della lotta per il ritorno in classe degli studenti.

Bisogna salvaguardare salute e vita

“Bisogna valutare tutti gli elementi in gioco, e io ho ascoltato quei ragazzi come gli epidemiologi della Regione. E quando a un governatore vengono forniti elementi oggettivi che dimostrano che con la riapertura delle seconde e terze medie per soli 12 giorni si rischiava di aumentare il contagio e di poterlo attraverso i ragazzi a genitori e nonni durante le vacanze, allora ho deciso di salvaguardare la salute e la vita”.

Riorganizzazione dei trasporti per consentire il rientro a scuola

“A gennaio, dopo la Befana, si tornerà tutti a scuola in sicurezza. Per sempre” ha detto annunciando un piano trasporti per consentire agli studenti di spostarsi in sicurezza. “Prevede che porteremo tutti a scuola, in sicurezza, con una occupazione che non supererà il 50% dei mezzi, però chiederemo alla scuola di modulare gli ingressi realmente, scaglionandoli al mattino, cosa che non è avvenuta nel programma scolastico di quest’anno”.

Rossella Avella: