Conte ricorda Willy: “La violenza va scardinata con lo studio e lo sforzo di tutti”

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“É una violenza che purtroppo possiamo assumere come emblematica e chiama tutti ad un’assunzione di responsabilità collettiva. Per evitare che si ripeta un caso come quello di Willy Monteiro dobbiamo fare tutti uno sforzo quotidianamente. Martin Luther King diceva che a spaventare non è la violenza dei cattivi ma l’indifferenza dei buoni“. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo alla cerimonia in onore di Willy Monteiro, in corso presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Michele Maria Milano” di Polistena (Rc). Il ragazzo fu ucciso lo scorso 6 settembre durante una rissa tra ragazzi a Colleferro, per aver provato a difendere un suo amico. “Noi dobbiamo scardinare la violenza, fare in modo che non risulti attrattiva. E il modo migliore è studiare, solo adeguati strumenti culturali prevengono l’attrattività della violenza”, spiega Conte nel suo video intervento

Il coraggio e la dignità di Willy

“Non dobbiamo pensare che” il gesto di Willy “richieda un’attività eroica. Ha avuto il coraggio, la forza e anche la dignità di intervenire in un contesto altamente pericoloso e ci ha rimesso la vita – ha spiegato il premier Giuseppe Conte -. Willy è stato un buono. É stato detto, e mi è piaciuto, “Willy non è stato un eroe”. Noi dobbiamo scardinare la violenza per evitare che ci siano conseguenze come quelle che ha subito Willy”.

Bisogna scardinare la violenza

La violenza diventa l’arma dei più deboli, di chi non ha idee. Perché poi scopriamo che i bulli hanno molta più paura di Willy, di chi ha la forza di contrastare la violenza, anche se ci rimette la vita”, spiega Conte mandando “un abbraccio” ai familiari. “Non dobbiamo mai considerare la violenza attrattiva”, va evitata “la logica del branco, la mitologia della violenza e della sopraffazione”, aggiunge Conte.

Rossella Avella: