“Piena convergenza con Zingaretti sul decreto semplificazioni da portare presto in Cdm. La pensiamo allo stesso modo: bisogna correre“. E’ quanto ha dichiarato il premier Conte al termine dell’incontro con il segretario del Pd Nicola Zingaretti, durato poco più di un’ora.
L’invito di Conte
Bisogna fare in fretta, occorre mandare al più presto un testo a Bruxelles, far vedere che sappiamo investire e rischiare ed avere coraggio. E’ stato questo l’invito del premier Conte nel nuovo vertice sul dl semplificazioni. Il premier, riferiscono fonti presenti all’incontro, ha avanzato la sua proposta sul tavolo chiedendo al fronte rosso-giallo la disponibilità di un semaforo verde per un Cdm da convocare domani.
Il dibattito
Gare “veloci” per le opere individuate come priorità – è già pronto un elenco – e corsia preferenziale anche per quelle infrastrutture legate ad alcuni settori in particolare, come l’edilizia scolastica, la sanità, i trasporti, i carceri. Il dibattito si è concentrato soprattutto sulla semplificazione riguardante gli appalti. Si è discusso di cifre e di soglie: opere – questa sarebbe stata la proposta avanzata dal presidente del Consiglio – fino a 150 mila euro in procedura diretta, fino a 350 inviti limitati (a 5 operatori), da 350 fino a un milione (dieci), da uno fino a 5 milioni (15). Per i contratti sopra la soglia comunitaria dei 5 milioni prevista la gara e non l’affidamento diretto.
L’appello di Conte alle banche: date credito ai commercianti
“Faccio un appello ai direttori delle agenzie: non è possibile che con una garanzia dello Stato messa a disposizione quasi al 100% non si riesca a erogare un finanziamento a gente che ha famiglie da mantenere. Vi prego, questi signori torneranno nelle vostre agenzie: esaminate queste pratiche. Io tornerò da loro e vorrò sapere come va“. E’ l’appello che il premier Giuseppe Conte ha rivolto ai direttori delle filiali bancarie. Conte è stato intercettato da diversi commercianti, ristoratori e artigiani di via della Croce che si sono lamentati per i ritardi nei pagamenti della cassa integrazione da parte dell’Inps. Il premier e il suo staff hanno pranzato in una gastronomia vicino piazza di Spagna: la proprietaria ha lamentato i problemi legati all’epidemia da Coronavirus.