Conte: “Ci attende un anno non semplice, ma bisogna prepararsi alla rinascita”

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“Ci sarà una deroga nel vincolo della Dad” all’università “così abbiamo deciso per garantire agli studenti di primo anno di svolgere le lezioni in presenza. Dobbiamo garantire la presenza alle matricole delle Università“. Lo annuncia il premier Giuseppe Conte intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico della Luiss.

“La Luiss, dalla sua fondazione, si è ritagliata un ruolo preciso e importante nel panorama scientifico a livello nazionale e internazionale, è un vero e proprio fiore all’occhiello del sistema di università. Dobbiamo essere tutti orgogliosi” sottolinea il premier.

Conte: “Servono laureati professionali per colmare il gap italiano”

“I nostri quattro obiettivi nell’ambito della ricerca sono: favorire la ricerca integrata; rafforzare la ricerca di base; promuovere la ricerca perché i nostri ricercatori diano sempre più concretezza” ai loro studi; dobbiamo adeguare la ricerca alla formazione – spiega Conte -. Dobbiamo rafforzare il collegamento tra il mondo delle imprese e le università. L’Italia ha sempre più bisogno di laureati professionali, è sicuramente il gap che noi paghiamo con altri Paesi è su questo aspetto e dobbiamo colmare questo vuoto”, aggiunge. “Dobbiamo elaborare programmi di dottorato dedicati all’industria e al terziario facilitando i partenariati con gli stakeholder e i privati”.

Il ruolo fondamentale dell’università

“Si apre una nuova stagione in cui il ruolo dell’università e della ricerca è fondamentale per accompagnare la società attraverso questi cambiamenti che stiamo vivendo. I nostri atenei mai come in questo momento sono chiamati a formare la classe dirigente. L’anno che ci aspetta non è semplice. Le pandemie ci sfidano in termini di resilienza ma anche di creatività. Ci dobbiamo preparare, proprio adesso, alla rinascita. Sembrano parole drammaticamente poco attuali – conclude il presidente del Consiglio -, ma io le pronuncio con la consapevolezza che, con l’impegno di tutti, riusciremo a tornare ad una vita più serena e a migliorare il nostro Paese“.

Rossella Avella: