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Compleanno al confine: la storia di una festa alternativa

Un modo per vedersi, pur rispettando le regole imposte dall'emergenza sanitaria

Dopo due mesi e mezzo di quarantena in cui non si sono visti, come è successo a moltissimi italiani, Francesco Piacentini, 44 anni, originario di Valdagno, in provincia di Vicenza, ma che vive con la famiglia – ha due gemelli di sette anni – a Dro, in Trentino, ha deciso di incontrare sua madre, Delma Visonà, 67anni, a Pian delle Fugazze, al confine tra Veneto e Trentino. Un modo per vedersi, pur rispettando le regole imposte dall’emergenza sanitaria, e un’occasione per festeggiare il compleanno di lui, unico figlio della donna.

Com’è nata l’idea

“Lei vive in Veneto, io in Trentino. Il primo maggio ho compiuto gli anni ed era disperata. Allora ho detto vediamo cosa si può fare. Mi sono immaginato questa cosa del confine, ho preso un tavolino, lei ha portato una torta dalla pasticceria ed è uscita ‘sta cosa. Lei ha parcheggiato in Veneto e io ho parcheggiato in Trentino” ha raccontato all’Ansa Piacentini che ha anche realizzato un video dell’incontro poi pubblicato sul suo profilo Facebook, dove ha riscosso immediatamente molti ‘like’ e molti commenti positivi e di complimenti per l’idea.

La descrizione dell’incontro

Mamma e figlio hanno organizzato tutto nel miglior modo possibile: i due, pur mantenendo le distanze e non potendosi abbracciare per entrare in contatto fisico, non hanno perso l’ironia. Separati dalla linea immaginaria del confine, proprio dove si trova il cartello che divide Veneto e Trentino Alto Adige, Francesco Piacentini e Delma Visonà hanno fatto un gesto simbolico, semplice ma a suo modo geniale, come hanno sottolineato molti commentatori sui social. Lui ha sistemato il tavolino portato da casa, la madre lo ha imbandito con la torta, con tanto di candela, due bicchieri e dello spumante per festeggiare il compleanno del suo unico figlio, che vive lontano da Valdagno ormai da 11 anni. Vedersi prima del Covid era la normalità. Ora è un fatto straordinario, che consente, a chi possiede la giusta sensibilità, di eliminare il superfluo e pensare alle cose che nella vita contano davvero, come gli affetti, quelli veri. “C’è tanta negatività in giro. Io sono un agente di commercio che è a casa dal lavoro, uno dei pochi che ha preso i 600 euro dell’Inps. Mi sono dedicato alla famiglia, al mio giardino. E sto vedendo le cose con un un occhio diverso. Cerco di vivere ‘di cuore’, come si suol dire”, conclude Piacentini.

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