“La nostra battaglia contro il Coronavirus prosegue senza sosta dobbiamo però evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che abbiamo costretto avversario in un angolo e stiamo per avere il sopravvento: gli indicatori ci dicono solo che stiamo cominciando a contenerne la portata. Ma la sua dimensione seppure non uniforme è ancora rilevante. Bisogna astenersi dal pensare che sia già arrivato il momento di tornare a normalizzare comportamenti“, ha detto il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, nella conferenza stampa di questa mattina. Parole che fanno capire come, secondo i dati, sembra che sia stato raggiunto il plateau della pandemia, non bisogna ancora abbassare la guardia.
La conferenza stampa della Protezione Civile
Sono 88.274 le persone risultate positive al coronavirus, 2.886 in più di ieri. Gli ammalati ricoverati in terapia intensiva sono 3.994, un dato in calo di 74 unità. “Si tratta di un dato importante, è il primo valore negativo da quando abbiamo avviato la gestione dell’emergenza”, ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Le persone ricoverate con sintomi sono 29.010; oggi sono stati registrati 681 nuovi decessi, in continua diminuzione. Lo scorso 26 marzo il picco delle vittime, con 969 morti. Dall’inizio dell’epidemia i decessi salgono a 15.362. Le persone guarite sono 20.996, 1.238 in più di ieri.
Il ricordo del poliziotto deceduto
Nel corso della conferenza stampa, un pensiero è stato rivolto al Sostituto Commissario della Polizia di Stato, Giorgio Guastamacchia, deceduto oggi a Roma, in seguito a delle complicazioni della polmonite causata dal coronavirus. “Giorgio Guastamacchia era con noi i primi giorni dell’emergenza, alla sua famiglia va il mio cordoglio e quello di tutto il personale del Dipartimento”.