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Bollettino Coronavirus in Italia: i dati del 17 ottobre. Lupi positivo

Aumenta il numero di nuovi casi di contagio da coronavirus in Italia. Stando ai dati riportati nel bollettino di oggi, sabato 17 ottobre, diramato dal Ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 10.925 casi (ieri ne erano +10.010), che portano il totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria a quota 402.536.

Ad oggi, nel nostro paese ci sono 116.935 casi positivi: di questi sono 6.617 i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi, mentre sono 705 quelli in terapia intensiva.

I decessi sono in totale 36.474 (dei quali 47 solo oggi, mentre ieri erano 55). I guariti sono 249.127 (+1.255 nelle ultime 24 ore, ieri erano +1.908).

La Regione con più casi positivi nelle ultime 24 ore è la Lombardia che fa registrare un boom di nuovi contagi (+2.664), seguita da Campania (+1.410), Piemonte (+972) e Lazio (+994).

Complessivamente, i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore sono stati 165.837, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 13.394.041.

Lupi positivo

“Per il momento mi sento bene, non ho alcun sintomo e sono pronto a iniziare la mia quarantena in casa qui a Roma”. Così Maurizio Lupi, leader di Noi con l’Italia, interpellato telefonicamente da Ansa, ha confermato di essere positivo al Covid.

Lombardia, Fontana: “Pronti per fronteggiare nuova ondata”

“Parola d’ordine: ‘essere pronti'”: è quanto ha scritto su Facebook il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ricordando che “i dati Covid di questi giorni, emersi grazie ad una massiccia azione di screening, indicano un aumento esponenziale dei contagi e della carica virale ad essi correlata”.

Fontana ha però spiegato che “la macchina organizzativa degli ospedali lombardi in questi mesi è stata fortemente incrementata, così come i protocolli sanitari con la finalità di fronteggiare al meglio una nuova ondata virale. Restiamo uniti e fronteggiamo insieme questa nuova ondata virale”.

Campania, Finisce al Tar ordinanza De Luca su stop scuole

Finisce davanti al Tar l’ordinanza regionale con la quale Vincenzo De Luca ha chiuso le scuole in Campania fino al 30 ottobre. Un gruppo di cittadini ha presentato ricorso d’urgenza contro il provvedimento del presidente della Giunta regionale rivolgendosi al Tribunale amministrativo, rappresentati dagli avvocati Felice Laudadio e Alberto Saggiomo.

Con il ricorso viene impugnata la parte dell’ordinanza, la numero 79, la quale dispone che “con decorrenza dal 16 ottobre 2020 e fino al 30 ottobre 2020”, “in tutte le scuole dell’infanzia sono sospese l’attività didattica ed educativa, incompatibile con lo svolgimento da remoto; nelle scuole primarie e secondarie sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza”.

Il ricorso viene motivato con il “danno grave e irreparabile” dovuto alla “lesione del diritto all’istruzione degli stessi figli“.

Il Tar Campania si è però riservato la decisione, rimandando la pronuncia, chiedendo alla Regione Campania di fornire una integrazione di documentazione relativa ai dati sui contagi in ambito scolastico che hanno determinato l’ordinanza regionale di chiusura delle scuole.

Lazio, D’Amato: “Troppa psicosi tamponi”

“C’è troppa psicosi per i tamponi, ne stiamo facendo un numero enorme, il più alto numero di testati in rapporto alla popolazione”. Così l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

“Ricordo che è opportuno che ci sia una indicazione medica e soprattutto per i casi di contatto è inutile fare la corsa al tampone nell’immediatezza – ha aggiunto -. Serve contattare il proprio medico, seguire le sue indicazioni e aspettare almeno il periodo dell’incubazione altrimenti il rischio è quello di non accertare un’eventuale positività”.

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