Il portavoce del Movimento al socialismo boliviano (MAS), SebastiĆ”n Michel, ha denunciato che ieri sconosciuti hanno lanciato un candelotto di dinamite di fronte alla sede del partito, a La Paz. Al moneto dell’attacco, era in corso una riunione a cui partecipava anche il presidente neo eletto, Luis Arce. Lo riferisce il portale di notizie Erbol ripreso da Ansa.
Confermando l’accaduto alla tv Red Uno, Michel ha assicurato che Arce non ha subito danni fisici, ma ha aggiunto che “siamo molto preoccupati per le cose che accadono” in Bolivia, riferendosi alle manifestazioni, alle proteste e ai blocchi stradali in corso nella provincia orientale di Santa Cruz da diversi giorni.
Proteste contro Arce
I manifestanti stanno cercando di rimettere in discussione la vittoria nelle elezioni presidenziali del 18 ottobre scorso, quando Luis Arce, definito il “delfino” dellāex capo di stato Evo Morales, venne eletto Presidente. Arce vinse al primo turno con il 52,4% dei voti, secondo un exit poll diffuso dal canale privato Unitel.
Il portavoce Michel ha aggiunto che, nonostante la gravitĆ dell’accaduto, “non abbiamo visto dichiarazioni del ministro dell’Interno Arturo Murillo, e per questo sentiamo che siamo abbandonati a noi stessi, senza alcuna protezione, e che nessuno ci dĆ la garanzia necessaria per la sicurezza delle nostre autoritĆ elette”.
Evo Morales
L’attentato ĆØ stato stigmatizzato dall’ex presidente Evo Morales che, il prossimo 9 novembre, rientrerĆ in Bolivia dopo un anno di esilio in Argentina. Da lƬ, Morales ha piĆ¹ volte accusato il presidente Usa, Donald Trump, di essere l’artefice di un “colpo di Stato” in Bolivia.
“Condanniamo l’attentato contro la nostra sede del Mas a La Paz”, ha scritto su twitter, sostenendo che “piccoli gruppi cercano di generare un clima di confusione e violenza, ma non riusciranno nel loro intento”. “Per quanto ci riguarda, ha concluso, “non cadremo in alcuna provocazione. La nostra rivoluzione ĆØ pacifica e democratica“.
Condenamos el atentado contra nuestra casa de campaƱa en #LaPaz. PequeƱos grupos intentan generar un clima de confusiĆ³n y violencia, pero no lo lograrĆ”n. Nosotros no caeremos en ninguna provocaciĆ³n. Nuestra revoluciĆ³n es pacĆfica y democrĆ”tica.
— Evo Morales Ayma (@evoespueblo) November 6, 2020
Morales, primo presidente indigeno della storia del Paese, ĆØ stato Capo di Stato della Bolivia per tre mandati consecutivi, dal 22 gennaio 2006 al 10 novembre 2019 quando rassegnĆ² le dimissioni dalla carica di presidente in seguito a grandi proteste di piazza. L’Organizzazione degli Stati americani (OSA) aveva infatti evidenziato irregolaritĆ nelle elezioni e ne aveva chiesto la ripetizione, scatenando la rabbia del popolo boliviano.