Quali fattori fanno nascere le allergie alimentari nei bambini? Lo rivela uno studio della Northwestern University, appena pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology.
Multifattoriale
L'allergia alimentare, secondo lo studio, si innesca quando alcune pratiche – purtroppo assai frequenti nella vita domestica – si verificano contemporaneamente e si sovrappongono ai fattori genetici preesistenti.
I fattori ambientali sono l'esposizione della pelle a saponi che non vengono sciacquati (le salviette per neonati, per intenderci, che indeboliscono la barriera lipidica della pelle), gli allergeni in polvere e il cibo presente nell'ambiente domestico, come sulle mani di chi si prende cura dei bambini.
“Questa è una ricetta per lo sviluppo di allergie alimentari”, ha commentato l'autore dello studio Joan Cook-Mills, professore di immunologia allergologica presso la Scuola di Medicina Feinberg. “È un importante progresso nella nostra comprensione di come l'allergia alimentare inizi presto nella vita”, ha aggiunto il ricercatore.
Una scoperta che aprirebbe la strada all'indicazione di nuove abitudini nella cura dei bambini, come la limitazione dell'uso di salviette per neonati che lasciano sapone sulla pelle e lavarsi le mani prima di maneggiare il bambino.
In Italia
Dal 2010 si è infatti registrata un boom delle allergie alimentari: se prima i bimbi che ne soffrivano erano attorno al 2-3% ora hanno raggiunto il 10% in Australia e l'8% in Gb.
In Italia gli under 18 che soffrono di allergie alimentari sono 570mila: 270mila bimbi tra 0 e 5 anni; 180mila tra 5 e 10 anni e 120mila tra 10 e 18 anni. Dei 270mila, 5000 sono a rischio di reazioni allergiche gravi che possono costar loro anche la vita. L'allergia alimentare più frequente negli under 5 è quella al latte vaccino, seguita da quella alle uova.