Anche se malattie come Ebola e Zika sono molto più “spaventose” e, proprio per questo, catturano più facilemente l'attenzione dei media e del pubblico, la prossima pandemia sarà causata molto probabilmente da un virus “parente” del raffreddore. E' quanto emerge da uno studio del Johns Hopkins Center for Health Security che ha tracciato l'identikit di un possibile agente patogeno che potrebbe “cambiare la società”.
Normalmente questo tipo di previsione si basa sui “soliti sospetti”, spiegano gli autori, ossia su virus già conosciuti che potrebbero mutare come quello per l’influenza o la Sars. Il rapporto invece è partito da zero, revisionando la letteratura scientifica sul potenziale patogenico di diversi microrganismi e intervistando oltre 120 esperti in materia. La prima caratteristica che deve avere il virus è la trasmissione per via aerea, spiegano gli autori, il che esclude appunto Ebola e Zika, che contagiano attraverso il sangue.
Inoltre deve essere contagioso già nella fase di incubazione, quando il paziente non ha sintomi. Dovrebbe inoltre essere un patogeno al quale la maggior parte della popolazione non è immune e che non ha nessun trattamento o vaccino esistente. Infine il tasso di mortalità dovrebbe essere basso ma significativo, per permettere alla malattia di diffondersi.