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In ballo contro la malattia

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Socializzazione, coordinazione motoria, coordinazione musica-movimento, divertimento, sono gli elementi caratterizzanti il ballo, e si ritiene che questi siano importanti per chi combatte una battaglia difficile come la lotta al cancro.

Percorso di recupero

“Dance for Oncology”  è il primo progetto in Italia di danzaterapia dedicato a pazienti oncologici uomini e donne che permette di migliorare l'umore, la condizione psico-fisica e ritrovare entusiasmo e gioia di vivere. “Il concetto di resilienza è ormai abbastanza noto; capacità di reagire ad un forte trauma, come può esserlo un percorso oncologico- riferisce l’Agi-. E sicuramente l'attività fisica, oltre ad essere una ottima compagna di viaggio anche durante le terapie, risulta essere terapeutica. Il ballo, in particolare, sta rivoluzionando l'universo del percorso di recupero di molte patologie, soprattutto quelle neurologiche come l'Alzheimer e il Parkinson, e molti sono gli studi scientifici in proposito”.

Testimonianze di guarigione

 Partner di IncontraDonna per “Dance for Oncology” sono la Fondazione per la Medicina Personalizzata presieduta da Paolo Marchetti e la Carolyn Smith Dance Academy. Carolyn Smith è una delle ballerine più famose al mondo, presidente della giuria di “Ballando con le stelle”, programma di punta del sabato sera invernale di Rai1 condotto da Milly Carlucci, giudice di gare di ballo a livello internazionale, ed è anche lei stessa una paziente colpita da un tumore al seno e che ha fatto della sua esperienza personale una battaglia per tutte le donne colpite da questa malattia. “Il suo è un impegno costante di testimonianza coraggiosa che molte volte l'ha vista affiancare “IncontraDonna” onlus in diverse campagne e progetti- puntualizza l’Agi-. E da qui la volontà di accompagnare la onlus in questa nuova avventura, ideando 2Dance for Oncology”, progetto che ha ottenuto il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri”. In Italia sono 3,4 milioni le persone che vivono con una diagnosi di tumore. 

13 scuole

“La maggior parte di loro, attraverso le terapie oncologiche e chirurgiche, risolve il proprio percorso e prosegue nei controlli periodici. Le donne colpite da un carcinoma della mammella – infatti – hanno una sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dell'87%, e a 10 anni dell'80%- evidenzia l’Agi-. Una percentuale destinata a salire fino il 91% per le diagnosi di tumore alla prostata e, significativa, del 65% per le neoplasie del colon retto”. Samuel Peron, ballerino famoso e volto noto della televisione e della trasmissione “Ballando con le stelle, accompagnerà Carolyn Smith nel percorso di formazione dei maestri di ballo delle 13 scuole che partiranno contemporaneamente il 23 settembre.

Informazione e formazione

“Grazie anche alla partnership con Paolo Marchetti, oncologo di fama internazionale, sono state coinvolte le divisioni di oncologia medica di 13 città italiane, dove i clinici di riferimento invitano i pazienti a seguire i corsi di ballo che hanno durata trimestrale- sottolinea l’Agi-. Una “prescrizione” di salute finalizzata a migliorare la qualità della vita. Il progetto complessivo prevede (oltre i corsi di ballo offerti gratuitamente nella prima fase) la “informazione e formazione” dei pazienti, attraverso la distribuzione gratuita di materiale informativo su stili di vita e su gli elementi base delle innovazioni terapeutiche in oncologia”.

Esperienza positiva e unica

“IncontraDonna onlus- spiega all’Agi la presidente Adriana Bonifacino- già nei mesi scorsi, grazie ad un progetto europeo, ha testato la positività dell'utilizzo della danza come strumento per favorire il movimento, la socializzazione, e quindi combattere e prevenire le recidive in campo oncologico per le sole pazienti con tumore del seno. E aggiunge: “A quell'esperienza positiva e unica è seguita l'idea di un lavoro più ampio, che coinvolgendo i Centri di oncologia su rete nazionale, potesse avvicinare al ballo il maggior numero di pazienti per favorire così un complessivo miglioramento delle loro condizioni psicofisiche”

Giacomo Galeazzi: