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Ecco l'algoritmo che calcola l'esito di un trapianto

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Arriva il primo algoritmo capace di prevedere con precisione molto elevata il risultato di un trapianto di fegato dovuto a un cancro. Si chiama Metroticket ed è stato studiato ed elaborato dal Centro Trapianti dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e dell'Università degli Studi di Milano insieme ai Centri Trapianto dell'ospedale Niguarda di Milano e dell'Ospedale Sant'Orsola Malpighi di Bologna.

Come funziona

“L'algoritmo è da intendersi metaforicamente come un biglietto della metro che ha un costo progressivamente più alto a seconda della durata del percorso: ciò che nel caso di un trapianto è rappresentato dai livelli di rischio“, ha spiegato Vincenzo Mazzaferro, professore di Chirurgia e direttore del Centro di Milano. “L'algoritmo infatti è in grado di prevedere il risultato del trapianto, a cinque anni, in ogni singolo paziente affetto da tumore, in base alle sue caratteristiche e considerando anche l'effetto delle terapie utilizzate nell'attesa dell'intervento. In pratica, il medico che segue un paziente con tumore epatico potrà calcolare istantaneamente, utilizzando una combinazione di parametri clinici e biologici, il risultato previsto del trapianto e ottenere un dato certamente affidabile e di grande aiuto nella valutazione dell'opportunità di intervento, condivisibile ovviamente anche con il paziente. Contemporaneamente, a livello di coordinamento, la conoscenza anticipata del possibile risultato del trapianto su ogni singolo paziente potrà aiutare al meglio la gestione degli organi in un'ottica di miglioramento del governo clinico di tutto il processo”.

Rivoluzione?

Il nuovo algoritmo, come emerge dallo studio pubblicato su Gastroenterology, è in grado di cambiare profondamente la pratica clinica internazionale perché è di immediata applicabilità. La capacità di questo nuovo algoritmo di prevedere il risultato del trapianto in qualsiasi condizione di malattia è stata confermata, infatti, anche su un campione di 350 pazienti trapiantati a Shanghai, presso la prestigiosa Fudan University

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