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Dieci consigli contro la trombosi

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Estate, voglia di sole, mare…ma soprattutto salute! Per questo è meglio mettere in valigia i 10 consiglio di Alt (Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari) Onlus che da quasi trent’anni si adopera per scongiurare il rischio trombosi che causa circa 400mila decessi l’anno in Italia. Sicuramente con il grande caldo, i soggetti più a rischio sono coloro che hanno subito un recente intervento chirurgico, chi è sottoposto a terapie ormonali o chi è in stato di gravidanza. Ma anche chi soffre di malattie infiammatorie acute, chi è in sovrappeso, chi fuma, chi eccede con l’alcool. Mettere ko le malattie da trombosi si può, anzi, si deve!

Prima mossa: essere golosi con intelligenza. Meglio preferire cibi poco salati come frutta e verdura e bere molta acqua. Meglio evitare salse, patate, riso e mele, preferendo invece pere con buccia, yogurt, semi di zucca mandorle e pistacchi. Raccomandazione numero 2: divertitevi facendo sport, approfittando delle serate estive per lunghe passeggiate o giri in bicicletta. In generale, bisogna ricordarsi di avere le gambe e muoverle! Questi movimenti aiutano la circolazione sanguigna, riducendo la possibilità di ristagno. Terzo consiglio: occhio alla familiarità. È quindi importante approfondire la storia familiare di patologie pregresse. La mossa numero 4 invita a esporsi in spiaggia nelle ore meno calde della giornata, possibilmente con un cappello o la testa bagnata. Per chi resta in città il consiglio è di tenere le persiane socchiuse e evitare di uscire nelle ore più calde.

Il punto 5 riguarda chi fa uso di farmaci: per non correre rischi è meglio mettere in valigia un foglio con scritti i nomi e le dosi dei farmaci assunti abitualmente, la patologia di cui si soffre e i numeri da contattare in caso di bisogno. Mossa 6: controllare dal polso se il battito del cuore è regolare. Se vai in montagna è utile il consiglio numero 7: l’altezza potrebbe alzare la pressione, quindi chi ne soffre deve chiedere un aumento della dose del farmaco prescritto di solito, ma solo se si superano i 2000 metri. Se invece il mare è irrinunciabile ricorda il punto 8: le immersioni subacquee sono proubite per chi ha già avuto trombosi cerebrale, ischemia, difetto delle valvole del cuore o un forame ovale pervio. Per gli altri, il consiglio è confrontarvi con l’istruttore.

Da non dimenticare la mossa numero 9: le calze elastiche. Sono obbligatorie in gravidanza perché aiutano il sangue a tornare rapidamente al cuore senza che le vene perdano elasticità, ma può utilizzarle chiunque ne senta la necessità. Infine il suggerimento 10: il buonsenso dell’attenzione e la scienza della cura. I sintomi sono vari: una gamba gonfia, un forte dolore al polpaccio o sulla schiena, mancanza di respiro, mal di testa improvviso con difficoltà di equilibrio e a mantenere gli occhi aperti. In questo caso consultate un medico che può aiutarvi.

Claudia Gennari: