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Belli a ogni costo, il prof. Valeriani: “Occhio ai rischi”

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In una società ossessionata dal benessere e dalla bellezza – che ha visto crescere nell'ultimo decennio gli interventi di chirurgia estetica – un approccio corretto alla materia, che non sfoci nel puro edonismo, è sempre più raro. Molte persone si recano all'estero per sottoporsi a interventi correttivi, dove però prezzi accessibili sono spesso giustificati da scarse competenze. La conseguenza? Sogni di perfezione infranti e danni fisici, talvolta irreparabili. Informazione e conoscenza sono le uniche vie da percorrere per non uscire devastati dalla sala operatoria. Ce ne parla il prof. Maurizio Valeriani. Romano, classe 1949, è tra i più noti chirurghi plastico/ricostruttivi. Autore di oltre cento pubblicazioni e di articoli apparsi sui principali quotidiani e periodici nazionale è docente presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica delle Università di Roma La Sapienza e Tor Vergata, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia Plastica presso l’Ospedale San Filippo Neri di Roma, socio ordinario della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica e consigliere nazionale della stessa. 

Perché gli interventi di chirurgia estetica sono spesso considerati 'non necessari'?
“L’intervento di chirurgia estetica può non essere considerato necessario se paragonato ad uno di chirurgia oncologica o di cardiochirurgia ma risulta necessario da un punto di vista psicologico, poiché molte delle pazienti o dei pazienti che affrontano questo tipo di chirurgia lo fanno per la presenza di un importante disturbo estetico che provoca gravi disagi a livello relazionale, sia personale che di lavoro”.

Quali sono i principali interventi richiesti?
“Secondo la Società internazionale di chirurgia estetica (Isaps) nel 2017 quello più effettuato a livello mondiale è stata la liposuzione, con 1.573.680 interventi, seguito dalla mastoplastica additiva, con 1.469.606”. 

Chirurgia plastica/estetica e ricostruttiva… Quali le differenze?
La chirurgia ricostruttiva serve, come dice la parola stessa, per 'ricostruire' forme e volume che si sono persi, ad esempio dopo interventi demolitivi in chirurgia oncologica. Quella estetica ha la finalità di migliorare armonia delle forme corporee, come ad esempio in una grave lipodistrofia delle cosce”.

Per effettuare un intervento di chirurgia plastica è sempre necessario rivolgersi ad uno specialista?
“Rivolgersi a uno specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica significa rivolgersi ad un chirurgo che ha effettuato una carriera ospedaliera formativa specifica per 5 anni e che ha dedicato quel periodo formativo alla conoscenza dei vari interventi che si affrontano in questo ambito e la “giusta soluzione, quindi si è assolutamente consigliabile per non dire obbligatorio”.

È prevedibile l’esito estetico di un intervento?
“Ogni corpo e soprattutto i vari tessuti hanno una risposta totalmente soggettiva ad un determinato stimolo e quindi al singolo intervento; diciamo che grazie all’ausilio di moderne apparecchiature come l’elaborazione grafica si può dare un’idea che si avvicina molto al risultato che si avrà dopo l’intervento”.

Qual è la causa dei danni chirurgici?
“Possono essere dovuti all’inesperienza nel campo specifico, ma anche al mancato utilizzo di prodotti conformi e quindi non certificati”.

Parliamo invece della medicina estetica, ci sono controindicazioni?
“In ogni trattamento chirurgico o di medicina estetica possono esserci delle controindicazioni sia assolute,  come ad esempio pazienti in gravidanza, oppure temporanee come l’assunzione di determinati farmaci  per esempio il cortisone, che limita l’utilizzo di apparecchi laser provocando ritardi eccessivi nel recupero post trattamento”.

I filler presentano rischi?
“I filler contenenti acido ialuronico, quindi prodotto totalmente riassorbibile da parte dell’organismo in circa 6 – 8 mesi, utilizzati in mani esperte sono molto sicuri e danno ottimi risultati. Bisogna porre estrema attenzione invece con i prodotti non riassorbibili poiché tendono sempre a creare problemi a lungo termine, sia dal punto di vista estetico che ogni tanto per la salute, come ad esempio il temuto silicone”.

È possibile rimediare a un danno estetico dovuto ai filler permanenti?
“Molto raramente si riesce a rimediare ai danni indotti da prodotti permanenti senza il rischio nella rimozione, sempre se possibile, di segni visibili come ad esempio cicatrici”.

Tra i compiti del medico c'è quello di informare e consigliare il paziente, il quale, tuttavia, può liberamente decidere se sottoporsi all'interveno o meno… 
“Diciamo che il paziente è libero di accettare o no un possibile trattamento e/o intervento in ambito di chirurgia estetica senza rischio per la propria salute; sicuramente è consigliabile prima di rivolgersi ad uno specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica e chiedere informazioni riguardo la sua professionalità”.

Loredana Suma: