Grande paura nel Regno Unito per la diffusione di infezioni causate da alcuni ceppi di batteri resistenti agli antibiotici (Amr o antimicrobial resistance infection). In caso di una “epidemia” potrebbero essere fino a 200 mila i casi di pazienti contagiati e 80 mila le vittime. Sono degli sconcertanti dati apparsi oggi sul Guardian, ma fanno parte di un rapporto pubblicato lo scorso mese dal governo britannico.
Per il Regno Unito potrebbe essere “un problema molto serio che senza farmaci efficaci anche le più semplici operazioni potranno essere a rischio fatale”, ha fatto sapere il Dipartimento per la gestione delle emergenze nazionali di Downing Street. Una prospettiva che il primo ministro David Cameron ha chiesto di valutare con la giusta attenzione in quanto teme “un ritorno agli anni bui della medicina”,
I batteri resistenti agli antibiotici sembrano essere un problema che riguarda tutta l’Europa e secondo l’European Center of Diseases Control (Ecdc) la “maglia nera” spetta all’Italia, bocciata per lo scorretto uso degli antibiotici. Secondo alcuni dati più recenti, questi batteri sarebbero più diffusi nelle unità di terapia intensiva e in soggetti che hanno subito interventi chirurgici e nei trapiantati, in quanto le loro difese immunitarie vengono abbassate per evitare il rischio di rigetto dei nuovi organi.