Gli Usa aiuteranno il Libano in seguito alle esplosioni a Beirut: lo ha detto Donald Trump in una conferenza stampa alla Casa Bianca. Intanto, fa sapere lo stesso Trump, alcuni dirigenti militari Usa (non nominati) pensano che l’esplosione a Beirut sia stata un attacco, una bomba di qualche tipo. “Ho incontrato i nostri generali e sembra che non sia un incidente industriale. Sembra, secondo loro, che sia un attentato, una bomba di qualche tipo”, ha detto il presidente americano.
Il messaggio di Mattarella ad Aoun
“Ho appreso e seguo con profonda tristezza la notizia delle esplosioni verificatesi a Beirut nelle ultime ore. Nel farmi interprete dei sentimenti di vicinanza e solidarietà del popolo italiano, desidero farle pervenire le espressioni del più sentito cordoglio dell’Italia tutta e porgerle, anche a mio nome personale, le più sincere condoglianze – si legge nel messaggio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al suo omologo libanese, Michel Aoun -. In questa dolorosa circostanza ci stringiamo con affetto all’amico popolo Libanese. Il nostro pensiero va alle numerosissime vittime della tragedia e alle loro famiglie, mentre con viva speranza auguriamo ai feriti una pronta e completa guarigione”.
La Germania offre sostegno al Libano
Alla lunga lista di Stati che hanno offerto aiuto al Libano si è aggiunta stamani la Germania. “Offriremo al Libano il nostro sostegno”: lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, secondo quanto ha reso noto via Twitter la vice-portavoce del governo, Ulrike Demmer. “I nostri pensieri sono per coloro che hanno perso i loro congiunti. Ai feriti auguriamo una pronta guarigione”, ha concluso la cancelliera.
Francia invia medici e materiale sanitario
La Francia invierà un distaccamento di sicurezza civile e “diverse tonnellate di materiale sanitario” a Beirut. Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron su Twitter. “Medici di emergenza raggiungeranno inoltre Beirut il prima possibile per rafforzare gli ospedali. La Francia è già impegnata”, ha aggiunto il capo dello Stato.
Aria tossica
Il ministro della salute libanese Hamad Hasan consiglia a chiunque possa di andare via da Beirut, devastata ieri da due potenti esplosioni che hanno causato decine di morti e migliaia di feriti. Hasan – citato dai media locali – afferma infatti che materiali pericolosi sprigionatisi nell’aria dopo le deflagrazioni potrebbero avere effetti a lungo termine mortali.
Le vittime
E’ salito ad oltre 100 morti e 4.000 feriti e almeno 100 dispersi il bilancio delle vittime delle esplosioni avvenute ieri a Beirut. Lo rende noto il ministro della Salute libanese Hamad Hasan, citato dai media locali. “Fino ad ora oltre 4.000 persone sono rimaste ferite e oltre 100 hanno perso la vita. Le nostre squadre sono ancora impegnate in operazioni di ricerca e salvataggio nelle zone circostanti” al luogo delle esplosioni, ha reso noto la Croce Rossa libanese in un comunicato.
Sisma 3.3
Le esplosioni avvenute ieri sera a sono state registrate dai sismografi come un terremoto di magnitudo 3.3, secondo i dati del servizio geologico statunitense Usgs. La magnitudo riportata non è comunque direttamente paragonabile a un sisma di dimensioni simili, essendo l’esplosione libanese avvenuta in superficie, al contrario di un’onda sismica. Ma fa comunque comprendere l’enormità dello spostamento d’aria e di terreno dovuti alla deflagrazione.
Ammonio
Secondo quanto riferito dal presidente del Libano, Michel Aoun, le esplosioni sarebbero state provocate da un incendio scoppiato in un deposito portuale, dove si trovavano 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, poste sotto sequestro da anni. Immediata l’apertura di un’inchiesta per appurare le cause dell’incendio e, soprattutto, per verificare per quale ragione un quantitativo così ingente di nitrato fosse conservato in condizioni non sicure.
Il Video delle esplosioni
Due grosse esplosioni hanno colpito la città libanese. Una è avvenuta nella zona del porto e l’altra nei dintorni della città. In queste immagini impressionanti postate da Repubblica e girate con un telefonino a Beirut l’onda d’urto travolge i palazzi vicini.
Di Stefano: Italia pronta dare tutto aiuto possibile
“Con tutto il cuore mando un abbraccio ai nostri amici libanesi. Lo abbiamo già detto e lo ripeto anche io, l’Italia c’è ed è pronta a dare tutto l’aiuto possibile. Coraggio!” Lo scrive in un tweet il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. In un precedente tweet Di Stefano aveva scritto, erroneamente, “libici” e non “libanesi”, scatenando i commenti degli utenti. Secca la risposta dell’esponente M5S: “C’è poco da scherzare con queste cose, ho sbagliato a scrivere, i morti invece restano, fenomeni”.
Con tutto il cuore mando un abbraccio ai nostri amici libanesi. Lo abbiamo già detto e lo ripeto anche io, l’Italia c’è ed è pronta a dare tutto l’aiuto possibile. Coraggio. #Beirut #Libano #Liban @ItalyMFA @Mov5Stelle
— Manlio Di Stefano (@ManlioDS) August 4, 2020