Lo scontro sull’Iran e il confronto tra Donald Trump e Xi Jinping sono stati al centro della prima giornata dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) aperta ieri a New York.
L’incontro, che celebra anche i 75 anni dell’Organizzazione – la firma dello statuto è avvenuta nel 1945 – si è svolto per la prima volta in formato ‘virtuale’ a causa della pandemia e, se gli Stati Uniti hanno presto irritato gli animi su l’avvio di nuove sanzioni all’Iran, la Cina ha lanciato un appello per la cooperazione al servizio della lotta alla pandemia.
Mattarella
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un video messaggio. “Signor Presidente dell’Assemblea Generale, Signor Segretario Generale – esordisce il Capo di Stato – Celebriamo, oggi, un successo. L’Onu ha reso migliore la vita della Comunità internazionale. Non ignoriamo manchevolezze e insufficienze del suo sistema. Malgrado queste si è agito, sovente, con successo per rimuovere o ridurre le tensioni internazionali; perché i conflitti trovassero composizione pacifica; perché l’agenda del mondo prendesse atto di diseguaglianze tra i popoli alle quali porre riparo e della limitatezza delle risorse disponibili sulla Terra”.
“La grande visione – che portò alla Carta di San Francisco e al proposito ‘mai più guerra fra i popoli’ – è, più che mai, attuale. La Repubblica Italiana è orgogliosa di aver fornito il suo contributo in coerenza con i valori della sua Costituzione. Le Nazioni Unite sono state un formidabile strumento della stessa legittimazione dei singoli Stati e delle loro iniziative in quell’ambito. Per l’Italia costituì un traguardo l’ammissione all’Onu nel 1955. L’Onu, nei decenni, ha accompagnato e sancito l’indipendenza di tanti Paesi divenuti protagonisti nella vita del suo sistema.
Oggi, accanto agli Stati, la realtà internazionale si è arricchita di nuovi, importanti, attori globali espressione della società civile. E’ il risultato della stagione della affermazione dei diritti: dalla Dichiarazione universale del 1948, alla Carta del 1974 sui diritti e i doveri economici degli Stati.
L’Onu ha saputo promuovere una più profonda comprensione fra i popoli, un reciproco rispetto che allontanano la logica della competizione e affermano il principio della pacifica convivenza e della cooperazione. Basti pensare all’impegno di tutti i governi del mondo contro la pandemia.
I meccanismi decisionali non possono che essere ispirati a questi obiettivi e alla più ampia partecipazione. Abbiamo di fronte avversari temibili: l’intolleranza, il sottosviluppo, le disuguaglianze, i cambiamenti climatici. Deve accrescersi l’efficacia delle iniziative di pace che costituiscono il cuore delle azioni del Palazzo di Vetro.
Ciascuna generazione ha le sue prove. Si riaffacciano le crisi umanitarie che, a loro volta, provocano crisi migratorie; il terrorismo; una rinnovata corsa al riarmo: determinano nuove tensioni e pongono, in discussione, la fiducia tra i Paesi. La diplomazia, preventiva, per scongiurare conflitti è la via che si ripropone. L’Onu deve poter assumere, e gestire, le necessarie iniziative di pace.
A cinquant’anni di distanza dalla conferenza che vide riunita a New York una assemblea mondiale dei giovani per discutere del loro avvenire, il mondo che intendiamo affidare alle nuove generazioni deve essere migliore di quello che abbiamo ereditato. Le Nazioni Unite – conclude Mattarella – sono strumento per questo obiettivo, per dare speranza al futuro della umanità”.
Merkel, chi pensa di funzionare meglio da solo sbaglia
“Troppo spesso le Nazioni Unite sono state costrette a restare indietro rispetto ai propri ideali poiché gli interessi dei singoli membri hanno impedito a questo ordine di funzionare come previsto. Ma quelli che credono di poter funzionare meglio da soli si sbagliano. Il nostro benessere è qualcosa che condividiamo, come la nostra sofferenza. Siamo un unico mondo”. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel nel video messaggio per la cerimonia del 75/o anniversario dell’Onu, ripresa da Ansa.
“La pandemia di coronavirus è solo un esempio che mostra come i problemi globali richiedano comprensione e cooperazione oltre i confini nazionali e a tutti i livelli”, ha aggiunto. “Le Nazioni Unite possono essere efficaci solo se i suoi membri sono uniti – ha sottolineato -. Soprattutto quando si tratta delle questioni di sicurezza più ingestibili, come Libia e Siria, è fondamentale fare tutto ciò che è in nostro potere per trovare risposte comuni e quindi praticabili. Tuttavia il Consiglio di sicurezza è troppo spesso bloccato quando sono necessarie decisioni chiare. Abbiamo bisogno di riforme”.
Venezuela e Cuba denunciano ‘l’imperialismo Usa’
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro, accusato dagli investigatori delle Nazioni Unite di essere all’origine di “possibili crimini contro l’umanità”, ha invitato il mondo, in un discorso registrato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a lottare contro “l’egemonia” e a “prevalere sulle idee imperialiste” riferendosi, pur senza nominarli, agli Stati Uniti. Maduro ha insistito sulla necessità di essere “uniti” di fronte alla pandemia.
“Il Venezuela difende un mondo multipolare, un sistema delle Nazioni Unite rinnovato, un sistema che sa far rispettare il diritto internazionale e proteggere i popoli del mondo”, ha sottolineato, criticando gli attacchi americani contro l’Organizzazione mondiale della sanità. “Non è il momento di insultare, di minacciare l’OMS, è ora di unirsi a suo favore”, ha insistito.
Anche il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez Parrilla, ha criticato gli Stati Uniti: “In questo 75/o anniversario delle Nazioni Unite, il multilateralismo e il diritto internazionale sono minacciati dalla più grande potenza del mondo – ha detto -. Il comportamento irresponsabile degli Stati Uniti è il più grande pericolo per la pace e la sicurezza internazionale”.