Azzerata la misura di distanziamento sui treni ad Alta velocità, che tornano a ottimizzare al massimo le proprie carrozze. Evidenziando, però, un contrasto a quelle che restano le misure base in atto per limitare il contagio da coronavirus in Italia. Un dettaglio che non è sfuggito alla sfera istituzionale e che ha ricevuto, nell’ambito di un’intervista a Repubblica, l’attenzione del consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi. Inevitabile che, alla fine, il ministro Roberto Speranza intervenisse per limitare nuovamente il numero di posti sui convogli, ribadendo l’obbligo del distanziamento.
Distanziamento, il parere dell’esperto
Sul tema si era espresso anche il presidente del Consiglio superiore di Sanità e membro del Comitato tecnico-scientifico, Franco Locatelli. “Stupisce un po’ – aveva detto -, per non dire che sconcerta – ha spiegato Locatelli – la decisione assunta di porre fine al distanziamento sui treni. Il Comitato tecnico scientifico non è mai stato investito del problema, e non posso non dire che questa decisione desta preoccupazione e perplessità, in un momento in cui i nuovi casi di Covid-19 stanno crescendo, come mostrano i dati. C’è il rischio concreto che i viaggi in treno possano contribuire alla ripresa dell’andamento epidemico“.
Dubbi e distanziamenti
La decisione di ripristinare il servizio con la massima capienza aveva suscitato una generale perplessità, anche nel novero delle amministrazioni regionali. L’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, aveva fatto notare come fosse necessario che la decisione si accompagnasse “ai test rapidi a viaggiatori su treni e i voli. Si dà un messaggio sbagliato. L’Italia è accerchiata da Paesi in cui la curva sale e qui si dice stop al distanziamento. Ricordo che Roma è la principale destinazione dei treni ad alta velocità del Paese”.
A dipanare i dubbi è arrivata l’ordinanza a firma del ministro della Salute. I distanziamenti restano anche sui convogli ad alta velocità. “È giusto – ha spiegato Speranza – che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato una nuova ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine”.