Afghanistan, Guerini: “L’Italia continuerà a fare la sua parte”

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L’America ha deciso di ritirare gran parte dei suoi contingenti in Iraq e Afghanistan. L’ulteriore riduzione della presenza militare in quei territori è l’ultimo capitolo di due operazioni militari. Queste rappresentano, insieme, la più lunga e la più costosa campagna ad aver coinvolto le forze armate statunitensi nel dopoguerra. Sono infatti passati oltre 19 anni da quando, in risposta agli attacchi terroristici dell’11 settembre, gli Usa attaccarono i talebani in Afghanistan. Li accusarono di fornire copertura ad Al Qaeda.

Il messaggio del ministro della Difesa

Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, ne ha parlato nel corso di un’audizione in Parlamento: “Pur in presenza di questa decisione degli Usa, che sicuramente era stata preannunciata e che ieri è stata formalmente condivisa con gli Alleati, e alla luce delle condizioni di garanzia attraverso le quali la missione continua, penso che l’Italia continuerà a fare la propria parte“. Guerini ha aggiunto di avere parlato della questione stamani con il segretario generale della Nato Stoltenberg. Ha spiegato che l’Italia intende “decidere insieme” ai Paesi partner nei prossimi mesi i passi da affrontare.

Guerini: “L’Italia continuerà a fare la sua parte”

“Con il Segretario Generale della Nato abbiamo avuto un confronto e condiviso alcune valutazioni in ordine alla decisione americana di ridurre la propria presenza in Afghanistan e in Iraq”, ha affermato il ministro. “Come sapete – ha aggiunto, rivolgendosi ai parlamentari – la posizione italiana ci riassume nel motto ‘in togheter, out togheter, adjust togheter’, ci siamo arrivati insieme, ce ne andremo insieme, decideremo insieme. Dalla conversazione e di questa mattina con il segretario generale della Nato, dalle conversazioni avute ieri con i partner americani e anche dalle valutazioni del Generale Miller, comandante delle truppe in Afghanistan, ci è stata data assicurazione che gli Stati Uniti ritengono mantenere inalterata la presenza delle strutture abilitanti, soprattutto dal punto di vista dell’aviazione ad ala fissa e ala rotante e di mantenere inalterato il sostegno di strutture e assetti provenienti al di fuori dell’Afghanistan, come ad esempio la base americana in Qatar”.

“Ho trasmesso ai miei interlocutori – ha proseguito il ministro della Difesa – che l’Italia intende decidere insieme i passi che devono essere compiuti, con alcuni punti essenziali. Primo dei quali, la sicurezza dei nostri contingenti impegnati”.

Ministro “La Nato a febbraio deciderà cosa fare”

La Ministeriale Nato di febbraio, dopo l’insediamento della nuova amministrazione americana, sarà il momento in cui l’Alleanza dovrà valutare la propria postura in Afghanistan. Dovrà decidere se continuare la missione, come continuare la missione oppure se procedere alla conclusione della missione in Afghanistan con il ritiro complessivo dei contingenti li schierati”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in una audizione in Parlamento.

Rossella Avella: