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Accadde oggi: nel 1942 Anna Frank riceve il Diario per il suo 13° compleanno (VIDEO)

Il 12 Giugno 1942 Anna sapeva che di lì a poco avrebbe dovuto nascondersi, ma non perse mai il suo sorriso e la forza d'animo che le ha sempre fatto immaginare una vita migliore

Anna Frank, il cui nome completo è Annelies Marie Frank, nasce nel 1929 a Francoforte sul Meno. I suoi genitori, Otto e Edith Frank, sono entrambi ebrei e quando i nazisti prendono il potere in Germania il padre Otto decide di emigrare per primo in Olanda. Anna, la sorella Margot e la madre lo raggiungono ad Amsterdam nel 1934. Qui Anna frequenta dapprima la scuola Montessori e successivamente il Liceo ebraico. Ma dopo l’invasione dell’Olanda da parte dei tedeschi, nel 1940, anche in questo paese vengono introdotte leggi più severe nei confronti degli ebrei. Non molto tempo dopo, il 6 luglio 1942, la famiglia è costretta a rifugiarsi nel retrocasa di un edificio situato in Prinsengracht 263 (oggi trasformato nel museo ‘Casa di Anna Frank’).

È l’unico filmato in cui compare Anne Frank. Il 22 luglio 1941 si sposa una vicina di casa ed Anne si affaccia alla finestra per vedere gli sposi. Filmato privo di audio. Video editato da ©Sebastiano Cannata

Il 12 giugno 1942

Quel giorno Anna Frank compiva 13 anni, oggi avrebbe spento 91 candeline. In quell’occasione le fu regalato il Diario che di lì a pochi anni l’avrebbe resa famosa in tutto il mondo. “Spero che ti potrò confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che sarai per me un gran sostegno” scriveva tra le prime righe del quaderno. Proprio su quel diario, la bambina diventata simbolo dell’Olocausto, infatti, scriverà per due anni tutto ciò che le succede durante il periodo in cui è rimasta segregata con la sua famiglia per sfuggire ai nazisti. Le sue ultime parole, il 1 agosto 1944, sono: “Io so precisamente come vorrei essere, come sono di dentro, ma ahimè, lo sono soltanto per me”. Il 4 agosto viene portata con i suoi cari ad Auschwitz, e in seguito a Bergen-Belsen, dove morirà.

Le prime pagine del diario

Ecco come Anna descrive nel Diario quel 12 giugno di 90 anni fa: “Venerdì 12 giugno ero già sveglia alle sei: si capisce, era il mio compleanno! Ma alle sei non mi era consentito d’alzarmi, e così dovetti frenare la mia curiosità fino alle sei e tre quarti. Allora non potei più tenermi e andai in camera da pranzo, dove Moortje, il gatto, mi diede il benvenuto strusciandomi addosso la testolina. Subito dopo le sette andai da papà e mamma e poi nel salotto per spacchettare i miei regalucci. Il primo che mi apparve fosti tu, forse uno dei più belli fra i miei doni. Poi un mazzo di rose, una piantina, due rami di peonie: ecco i figli di Flora che stavano sulla mia tavola quella mattina; altri ancora ne giunsero durante il giorno. (…) Ora devo smettere di scrivere. Diario mio, ti trovo tanto bello!”. Quel diario rappresenterà il rifugio della ragazza, un porto sicuro nel quale ripararsi nei momenti di sconforto, un amico al quale confidare i suoi pensieri più intimi, le emozioni e le sensazioni che viveva durante gli anni della persecuzione nazista in cui fu costretta a nascondersi con la sua famiglia per sfuggire ai tedeschi e ai campi di sterminio. Diventato un bestseller, il diario originale oggi è custodito presso “La casa di Anne Frank” ad Amsterdam.

 

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