Sandra e Raimondo si incontrano nel 1958 quando lui era fidanzato con una ballerina, lei con un produttore. Per lei era persino una cosa seria. E del resto nel ’58 lei aveva già 27 anni, Raimondo 36. Non si sono praticamente parlati per un anno finché, come Sandra ha rivelato: “Al terzo mese di tournée, una sera al ristorante mentre si mangiava tutti insieme e dopo aver ordinato una cotoletta, mi guarda e mi dice: ‘Lo sai che sono innamorato di te?’. Dopo di che si volta verso Gino Bramieri e comincia a parlare del più e del meno, come se non esistessi”. In quel momento, però, qualcosa è cambiato. I due lasciano i rispettivi fidanzati, ognuno senza chiederlo all’altro spianando la strada verso il loro futuro.
Mondaini – Vianello “l’appartamento moderno” (Tante scuse – 1974) – video editato da Caterpillar
Il matrimonio
Nonostante ciò dopo tre anni dal fidanzamento, Raimondo non si decideva a fare il grande passo: “Di notte fissava la data del matrimonio, e la mattina diventava vago – ha raccontato Sandra in un’intervista anni fa -. Così un giorno tornai a Milano dal mamma. Subito Raimondo telefonò annunciando che ci saremmo sposati il 28 maggio del 1962”. E così fu. Nel corso dei 50 anni di matrimonio e di vera e propria simbiosi anche professionale, Sandra e Raimondo sono entrati nell’immaginario comune, anche e soprattutto grazie alla sit-com “Casa Vianello”, come la Coppia con la C maiuscola. Litigiosa, “noiosa”, lui con sogni di tradimenti con belle ragazze, lei con continue inquietudini. Ma sempre insieme e felici.
Sandra e Raimondo – La ragazza au pair (1978) – video editato da Pietro Mollo©
La malattia
La loro vita matrimoniale è stata però più difficile di quanto i loro ruoli televisivi non lasciassero presupporre. Colpito da un cancro al rene lui, nel 1978. Sandra aveva detto di aver preso malissimo la malattia del marito. “Persi letteralmente la testa, ma non abbiamo mai smesso di ridere, è il segreto per stare bene insieme: noi ridevamo delle stesse cose.” dichiarò. Non sapeva che di lì a poco la malattia si sarebbe ripresentata anche con lei, prima ai polmoni, poi al seno, ma è stato più facile affrontarla in quel caso. Ricordava con maggior sofferenza la sua esperienza con la depressione. Che la colpiva ciclicamente, ma di cui il momento più grave era stato quando si era resa conto che non avrebbe avuto figli. Allora hanno adottato i piccoli filippini, la gioia di entrambi.
Fine della poesia
La magia finisce il 15 aprile 2010 con la morte di Raimondo. Sandra disse che lo chiamava in Paradiso tutti i giorni per raccontargli le sue giornate. Queste telefonate durarono poco perché il 21 settembre dello stesso anno anche Sandra morì, raggiungendo nuovamente il suo Raimondo. E chissà se anche ora sono lì in cielo, su un letto fatto di nuvole, mentre si ripetono “Cha barba che noia, che noia che barba”.