Ricorre oggi il 57esimo anniversario dalla tragedia del Vajont che uccise, alle 22.39 del 9 ottobre 1963, 1908 persone.
La tragedia
A causare il disastro fu un’enorme frana di roccia di circa due chilometri quadrati di superficie e 260 milioni di metri cubi di volume che dal Monte Toc, tra Friuli e Veneto, precipitò nel sottostante lago artificiale creando un’onda di 230 metri d’altezza e 50 milioni di metri cubi di materiale solido e liquido in sospensione.
I detriti superarono la diga e si abbatterono sui paesi della sottostante valle del Piave. Solo nel paese di Longarone le vittime accertate furono 1450. Altri 4 paesi situati nella valle del Piave: Pirago, Rivalta, Villanova, Faè, vennero rasi al suolo.
I commenti
Numerosi i commenti da parte delle istituzioni.
“L’Onu lo ha classificato in testa tra i più tragici ‘disastri evitabili’. Oggi, 57 anni fa, 1917 vite vennero spazzate via dal disastro del #Vajont. Ma questa vicenda non conosce anniversari. È un eterno richiamo alla trasparenza e alla responsabilità. A mettere in testa la vita”. Lo scrive su Twitter il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella.
L'ONU lo ha classificato in testa tra i più tragici 'disastri evitabili'. Oggi, 57 anni fa, 1917 vite vennero spazzate via dal disastro del #Vajont. Ma questa vicenda non conosce anniversari. È un eterno richiamo alla trasparenza e alla responsabilità. A mettere in testa la vita. pic.twitter.com/TFjvmYgIUG
— Andrea Martella (@andreamartella) October 9, 2020
Rosato
“9 Ottobre 1963, il disastro del Vajont. A 57 anni dalla tragedia ricordiamo i 2000 morti e il dolore delle loro famiglie. Ci sono andato in quei luoghi, ad omaggiare le vittime e vedere cosa produce l’imprudenza, la sottovalutazione dei rischi, la mancata prevenzione e l’incuria. È un monito perenne a semplificare le procedure e investire per curare il nostro territorio tutti i giorni – conclude il vice presidente della Camera -, senza perdere tempo in troppe discussioni inutili”. Lo scrive su Facebook il Presidente di Italia Viva, Ettore Rosato.
9 Ottobre 1963, il disastro del #Vajont. A 57 anni dalla tragedia ricordiamo i 2000 morti e il dolore delle loro…
Pubblicato da Ettore Rosato su Venerdì 9 ottobre 2020
Pordenone ricorda il Vajont
Quella del 2020 sarà un‘edizione virtuale per “I percorsi della Memoria”, la manifestazione, che da quindici anni richiama sui luoghi del disastro del Vajont un’autentica fiumana di partecipanti.
Quest’anno l’evento, in programma come tradizione l’ultima domenica di settembre, è stato cancellato, come moltissimi altri del suo genere in tutto il mondo, per le restrizioni sanitarie seguite alla pandemia di Covid 19.
L’associazione “Vajont – Il futuro della Memoria”, che lo organizza con la collaborazione di molte altre realtà istituzionali e associative del territorio friulano, ha pensato così di realizzare per l’occasione un documentario che ripercorre i percorsi della pedonata e idealmente la stessa storia del Vajont.
“Un modo per perpetuare la storicità e la ‘mission’ della manifestazione, nata – come suggerisce il nome stesso – per alimentare il ricordo e onorare le vittime di quello che è stata la più grande catastrofe civile nella storia dell’Italia repubblicana”, dicono gli organizzatori.
Qui sotto in video il documentario sul Vajont realizzato da I Percorsi della Memoria onlus.