Vera o falsa, icona o reliquia? Una cosa è certa, ci troviamo davanti ad un mistero irrisolto. Un Telo, quello conservato a Torino, che attesta tracce di un uomo crocifisso secondo l’uso romano del primo secolo d. C. e sepolto secondo l’usanza ebraica del tempo. Come coniugare nel 2015 una ostensione riconosciuta dalla Chiesa con le ombre gettate dalla celebre analisi al Radiocarbonio del 1988 – ad opera dei tre laboratori di Tucson, Oxford e Zurigo – che collocava il telo in tempo medioevale? A chi dare ascolto? Alle circa 30 discipline scientifiche che compongono un mosaico di veridicità o al test decisamente discusso del radiocarbonio? Esistono, in buona parte disponibili anche su internet, centinaia di articoli, atti di convegni, documentari che ci descrivono in maniera più o meno compiuta la natura della Sindone. Ma una voce speciale è proprio quella dei Papi. Vediamo in una rapida sintesi come si sono espressi nella storia degli ultimi cento anni.
Pio XI nel 1931 in occasione della seconda fotografia dell’Enrie ebbe a dire: “Questa foto da sola vale più di tutte le ricerche storiche!”, intendendo con questa affermazione sciogliere ogni riserva sui misteri che da sempre circondano il sacro Telo conservato a Torino. Giovanni XXIII esclamò: “Qui c’è il dito di Dio!”. E Paolo VI: “Ogni volta che guardo quel Volto, il mio cuore mi dice: È Lui, è il Signore!”.
Non va tralasciata l’importante visita di Giovanni Paolo II, nel 18 aprile del 1982, in occasione di una ostensione privata: “Reliquia insolita e misteriosa, e se accettiamo gli argomenti di tanti scienziati, testimone muto, ed eloquente, della Passione, Morte e Resurrezione”. Con queste parole Papa Wojtyla spazzava il campo da ogni ambiguità. Reliquia, non icona! Anche nell’ostensione del 1998, in occasione del centenario dalla prima fotografia, Giovanni Paolo II commentò: “La Sindone è specchio del Vangelo”.
Papa Ratzinger nell’ostensione del 2 maggio 2010 si espresse così: “Questo per me è un momento molto atteso… Come ci parla la Sindone? Parla con il sangue, e il sangue è la vita. La Sindone è un’icona scritta con il sangue…l’immagine impressa sulla Sindone è quella di un morto, ma il sangue ci parla della vita. Ogni traccia di sangue ci parla della vita”.
Papa Francesco appena eletto, nella confusa ostensione televisiva del 30 marzo 2013 (troppi volti, troppe voci, poco silenzio, poca Sindone) confermò: “Attraverso la sacra Sindone ci giunge la Parola unica e ultima di Dio: l’Amore fatto uomo, incarnato nella nostra storia; l’Amore misericordioso di Dio che ha preso su di sé tutto il male del mondo per liberarci dal suo dominio… Il volto della Sindone comunica una grande pace; questo Corpo torturato esprime una sovrana maestà… è come se lasciasse trasparire un’energia contenuta ma potente, come se dicesse; la forza del Risorto vince tutto!”.
Sempre nel 2013, due settimane prima dell’elezione di Papa Francesco, i primi di marzo, primi giorni di sede vacante a seguito delle dimissioni di Papa Ratzinger, ho avuto l’onore di organizzare un Convegno (che definirei un puro e semplice Atto di Evangelizzazione) dal titolo Sindone e Nuova Evangelizzazione. L’evento si è tenuto presso i Legionari di Cristo nella prestigiosa sede del Regina Apostolorum di Roma. Di quelle intense due giornate è in fase di realizzazione un DVD con uscita prevista primavera 2015. Ventisette relatori tra i quali poeti, attori, comunicatori, sindonologi, educatori, docenti, predicatori, omileti, hanno dato il loro competente contributo sulle due aree tematiche: Sindone e Kerigma. Sindone e Comunicazione. In questi titoli, a mio modesto avviso, si sciolgono le chiavi di comprensione della Sindone e del suo significato.
Tra il 19 aprile e il 24 giugno 2015 si svolgerà a Torino l’Ostensione Straordinaria della Santa Sindone con la visita del Pontefice annunciata il 21 giugno. Motto dell’Ostensione: “L’Amore più grande”. Le motivazioni dell’ostensione del 2015 risiedono in primo luogo nella celebrazione del centenario dalla morte di San Giovanni Bosco, con giovani salesiani che giungeranno a Torino da tutto il mondo nella concomitanza di Expo 2015, quando verranno a Milano milioni di visitatori dal tutto il mondo. Occasione speciale per molti cristiani di recarsi in pellegrinaggio nella vicina Torino nel periodo dell’ostensione.
Se il motto dell’ostensione 2015 recita: “L’Amore più grande”, alla sua luce, possiamo condividere una felicissima espressione dello studioso sindonologo statunitense Michael Minor che definì la Sindone: “La Lettera d’Amore di Gesù scritta con il suo sangue”.