La vacanza balneare quest’anno è stata scelta da oltre 6 italiani su 10, mentre tutte le altre tipologie di destinazione – dalla montagna alle città d’arte – perdono un po’ di terreno rispetto a maggio 2019. Lo rivelano i dati del rapporto di Confturismo Confcommercio, secondo cui l’indice di fiducia dei viaggiatori italiani recupera 12 punti in un mese (mai accaduto) segnando a maggio quota 69, praticamente lo stesso livello di due anni fa. Gli italiani tornano dunque a viaggiare, forse anche per lasciarsi alle spalle 15 mesi di pandemia e di crisi.
Il rapporto Confturismo Confcommercio
Il 41% degli intervistati – quasi 10 milioni e mezzo rapportato alla popolazione dei vacanzieri estivi abituali – ha già prenotato o sta finalizzando la prenotazione in queste ore, mentre scende di 4 punti – dal 25% al 21% – la quota di coloro che continuano a essere scettici e non intenderebbero partire.
Il problema della concentrazione dei flussi
Il problema continua, però, a chiamarsi concentrazione dei flussi, nello spazio e nel tempo: oltre a scegliere di prevalenza solo il mare, infatti, il 46% degli italiani intervistati sceglie agosto per la vacanza principale, che diventa 64% se si aggiunge l’ultima quindicina di luglio, 4 punti in più di quanto risultava solo 15 giorni fa.
Un ridottissimo 9% sceglie giugno, 7 punti in meno rispetto alla rilevazione precedente, mentre restano sostanzialmente stabili al 14% la prima quindicina di luglio e settembre. Si tratta di mesi che, quest’anno in particolare, offrono un ottimo rapporto prezzo-qualità, soprattutto per l’indecisione della domanda straniera, che di solito li predilige.