Gli aerei di aiuti inviati dalla Nuova Zelanda a Tonga non possono atterrare per via della cenere che ha ricoperto la pista del principale aeroporto dopo l’eruzione del vulcano che ha provocato uno tsunami e tagliato tutti i collegamenti. Circa 200 persone hanno cercato ieri di ripulire la pista come potevano ma ne erano stati liberati soltanto 100 metri. Lo riporta la Bbc.
Our P3 Orion has been dispatched to Tonga to support the assessment of the extent of damage caused to Tongatapu and outer islands. This is a significant event and NZ🇳🇿 will do all it can to offer its support and assistance. Our thoughts and prayers are with the people of Tonga 🇹🇴
— Nanaia Mahuta (@NanaiaMahuta) January 16, 2022
Le vittime dello tsunami
Il ministro degli Esteri neozelandese Nanaia Mahuta ha spiegato che un C-130 carico di aiuti umanitari, soprattutto acqua che in questo momento è l’emergenza principale ma anche generatori e kit igienici, è pronto a decollare per Tonga ma la cenere in questo momento rende impossibile l’operazione. Quanto alle navi militari con i rifornimenti ci vorranno almeno tre giorni prima che riescano a raggiungere l’arcipelago.
Hunga-Tonga-Hunga-Ha'apai #volcano before/after the eruption. Sentinel-1 satellite (-20.48838, -175.28037) pic.twitter.com/vWQyH4uMZh
— AI6YR (@ai6yrham) January 16, 2022
Salgono a tre le vittime dello tsunami e dell’eruzione del 15 gennaio confermate finora: due donne in Perù e una britannica a Tonga. La donna britannica è la 50enne Angela Glover, sommersa dallo tsunami mentre cercava di salvare i cani randagi di cui si occupava.