Il 21 giugno è il giorno più lungo dell’anno: è il solstizio d’estate. Il fenomeno del solstizio è dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica, cioè il percorso apparente tracciato dal Sole durante l’anno. Oggi avremo oltre 15 ore di luce.
Il solstizio d’estate
E’ il giorno più lungo dell’anno: il 21 giugno è, infatti, il solstizio d’estate, che quest’anno cade esattamente alle 16:58 italiane. La prima notte estiva sarà salutata anche da un notevole corteo: “Il 21 e 22 giugno, dopo il tramonto, sarà possibile ammirare il terzetto formato dalla falce di Luna crescente, Marte e, poco più in basso, Venere”, dice all’ANSA Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani. “Per chi invece predilige osservare il cielo all’alba – prosegue Volpini – prima del sorgere del Sole saranno visibili Saturno e soprattutto Giove”.
Oggi il Sole è sorto alle ore 5:36 e tramonterà alle 20:51: avremo quindi ben 15 ore e 15 minuti di luce. Il fenomeno del solstizio è dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica, cioè il percorso apparente tracciato dal Sole durante l’anno. Il solstizio ritarda ogni anno di quasi 6 ore rispetto a quello precedente e si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dei bisestili, introdotti proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. A causa di tali variazioni, può capitare che il solstizio d’estate cada il 20 o il 21 giugno.
Le due stelle più brillanti del cielo estivo sono Arturo, la più occidentale nella costellazione del Bootes, e Vega, nella piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all’Aquila forma un grande triangolo che occupa la parte più alta della volta celeste per tutta l’estate. “Sarà facile ammirare anche Regolo – aggiunge Paolo Volpini della Uai – la stella più brillante della costellazione del Leone”, nonché la ventunesima stella più luminosa del cielo notturno. In realtà, si tratta di un sistema stellare formato da quattro astri, disposti in due coppie che orbitano l’una intorno all’altra.
Fonte: Ansa