Una maxi scossa di terremoto di magnitudo 8.2 è stata registrata alle 8:15 (ora locale) al largo della penisola di Alaska, una penisola che si estende per 800 km nel sud-ovest dell’Alaska (USA) e continua attraverso la Isole Aleutine.
L’epicentro del sisma è stato localizzato a 91 km a sudest di Perryville, ad una profondità di 46,7 km, come riportato dall’Istituto geofisico statunitense (Usgs). La città di Perryville si trova a circa 800 km a sudest di Anchorage, la più grande città dell’Alaska.
Il sisma, sempre secondo il sito dell’Usgs, è stato seguito da altre sette scosse – tutte con epicentro nello stessa zona – di magnitudo 6.1, 6.2, 5.6, 4.7, 4.6, 5.4 e 3.8.
Il Servizio meteorologico nazionale Usa ha pubblicato un’allerta per una “possibile minaccia di tsunami” sull’isola di Guam, un’isola dell’oceano Pacifico occidentale, la più grande e meridionale delle Marianne.
Prosegue la raffica di scosse nella penisola Alaska
Non si ferma la terra in Alsaka. Dopo il sisma di magnitudo 8.2 registrato a 91 km a sudest di Perryville e le successive sei scosse, ne sono seguite diverse altre. In queste ore infatti una raffica di nuovi terremoti ha colpito al largo della penisola di Alaska.
Nel complesso, sono adesso ben 26 le scosse di assestamento che hanno colpito finora la zona, inclusa una – di magnitudo 3,3 – con epicentro nella Wide Bay, solo ad un paio di km dalla costa e in superficie.
L’allerta tsunami diramato dal Servizio meteorologico nazionale Usa include adesso l’Alaska meridionale e la stessa penisola di Alaska.