La primavera 2022 potrebbe essere in pericolo, tra colpi di coda invernali e prime fiammate calde. Lo evidenzia Meteo.it. Durante tutta questa settimana infatti il rinforzo dell’alta pressione sul Nord Europa darà origine a un corridoio atmosferico che favorirà l’afflusso di aria artica continentale dalla Russia verso l’Europa orientale, e da qui in parte fino alle nostre regioni dove vivremo per tutta la settimana condizioni meteo tipicamente invernali, con freddo e neve a bassa quota.
Le previsioni della prossima settimana: freddo polare
Ma non basta. Dopo un avvio di marzo dalle caratteristiche invernali, sulla base degli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo, nel periodo a cavallo tra la fine di marzo e aprile pare prospettarsi uno scenario piuttosto anomalo, con valori termici che si porteranno ben oltre le medie climatiche fino a +2°C in particolare sulla Penisola iberica e su buona parte dell’Europa orientale.
E l’Italia? Il nostro Paese si troverà in una sorta di limbo dove verosimilmente è lecito aspettarsi sì valori termici sopra la media sia per aprile sia per maggio, con giornate soleggiate e i primi caldi di stagione, ma anche il lato più capriccioso della stagione primaverile, con il rischio di colpi di coda invernali ed eventi meteo estremi.
Le proiezioni sul lungo periodo non escludono infatti la possibilità di un flusso piuttosto vivace in discesa dal Nord Atlantico con l’inizio del mese di aprile, flusso che a più riprese potrebbe pilotare perturbazioni (e conseguenti precipitazioni), dapprima sull’Europa occidentale, poi anche sull’Italia. Ecco servito il lato “capriccioso” della stagione primaverile, dovuto principalmente agli scambi meridiani (da Nord verso Sud) tipici delle stagioni intermedie, quando ancora le masse d’aria sono libere di scorrazzare per il continente.
In particolare, l’ingresso di spifferi freddi e instabili in quota potrebbe agire da innesco per lo scoppio, anche improvviso, di forti temporali, spesso accompagnati da grandine, in particolare durante le ore pomeridiane e almeno fino alla seconda decade di Aprile, comprendendo quindi anche il periodo delle festività pasquali (Pasqua sarà domenica 17 aprile).
Da non escludere poi gli ultimi colpi di coda simil-invernali in grado di riportare il freddo anche solo per pochi giorni sulle nostre regioni, con nevicate fino a quote basse come già avvenuto anche nel recente passato (2018, 2017, 2003) fino alle porte di Maggio! Con questo tipo di dinamiche, maggiormente esposte sarebbero le nostre regioni centro-settentrionali. E le colture primaverili.