Non piove stamane a Catania all’indomani del nubifragio che ha flagellato la città e l’intera provincia e che ha provocato la morte di un uomo, uscito dalla sua auto circondata dall’acqua e tirato fuori dai soccorritori senza vita da sotto la sua automobile. Ingenti anche i danni con allagamenti a strade, negozi e abitazioni. Numerosi ieri sono stati gli interventi di soccorso dei Vigili del fuoco specialmente ad automobilisti rimasti intrappolati nelle loro auto in strade diventate fiumi in piena.
Le richieste di aiuto
Sono circa 190 le richieste di soccorso che devono ancora evadere i Vigili del fuoco, che durante la notte hanno smaltito quelle arrivate ieri, circa una quarantina, specialmente per allagamenti a case e scantinati e per rimuovere ostacoli dalle strade.
“Rispetto ad ieri – ha detto il capo dei Vigili del fuoco di Catania Giuseppe Biffarella riportato da Rai News – abbiamo ora un incremento in termini di uomini giunti dalla Puglia che sono attrezzati per fronteggiare scenari alluvionali. Qualora tornassero a verificarsi, potremo dare ulteriori risposte”.
Riunione in Prefettura con capo della protezione civile
Questa mattina è giunto a Catania il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio che sta partecipando in Prefettura ad una riunione con le autorità territoriali e le strutture operative riunite nel centro coordinamento soccorsi.
Mattarella telefona a sindaco Catania
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato questa mattina al sindaco di Catania, Salvo Pogliese, per avere informazioni sulla grave emergenza e per esprimere la sua vicinanza alla città così colpita dal maltempo. E’ quanto si legge in una nota del Quirinale.
Il Presidente #Mattarella ha telefonato questa mattina al sindaco di #Catania Salvo Pogliese per avere informazioni sulla grave emergenza e per esprimere la sua vicinanza alla città così colpita dal maltempo
— Quirinale (@Quirinale) October 27, 2021
Casellati: “Urgente strategia di prevenzione”
“Mettere davvero in sicurezza luoghi e cittadini è l’unica risposta che, come Istituzioni e Parlamento, dobbiamo dare a un’emergenza nazionale che non può più essere sottovalutata”. Lo ha detto in Aula al Senato la presidente Elisabetta Casellati ricordando il nubifragio di Catania.
“L’alluvione che sta flagellando la Sicilia – ha sottolineato inoltre Casellati riportata da Ansa – deve suonare come un forte campanello d’allarme e richiamare l’attenzione sulla necessità di una chiara e urgente strategia in materia di prevenzione dai rischi idrogeologici. Perché nell’Italia che riparte e ricostruisce dopo la pandemia non si possono più tollerare ponti che crollano o morti per frane, alluvioni e inondazioni”.
“Una strategia – ha spiegato – tesa a ripensare, rinnovare e soprattutto consolidare l’intero patrimonio infrastrutturale nazionale e creare le condizioni per scongiurare i tragici effetti di calamità naturali come quella che si sta abbattendo sulla Sicilia e quelle che, negli ultimi anni, hanno colpito il Piemonte, la Liguria, il Veneto, il Trentino, la Toscana, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Calabria e tante altre regioni d’Italia, provocando lutti e distruzioni“.
“Centinaia – ha concluso Casellati – sono gli interventi già effettuati dai Vigili del Fuoco per portare in salvo i cittadini, liberare le strade, mettere in sicurezza gli edifici. Non ci sono parole per lodare il loro incredibile lavoro, così come per ringraziare tutti i soccorritori: dal personale della protezione civile, alle forze dell’ordine a tutti i volontari che si stanno impegnando senza sosta per assicurare il pieno funzionamento degli ospedali e la continuità dei servizi essenziali”.