E’ crollata una porzione dell’Acquedotto Marcio, al Parco degli Acquedotti a Roma. Sul posto è intervenuta la Polizia locale di Roma Capitale che ha provveduto a mettere in sicurezza l’area. Il crollo, sul lato via Lemonia, riguarda una porzione del pinnacolo, sul bauletto dell’Acquedotto Felice, dietro la chiesa di San Policarpo.
Crollo dovuto a un fulmine
A causare il crollo sarebbe stato un fulmine che ha colpito la struttura, già fatiscente, durante il maltempo dei giorni scorsi. Nello specifico, scrive Il Messaggero, è crollata una porzione di monumento all’interno del Parco deglo Acquedotti di Roma.
Le pattuglie del VII Gruppo Tuscolano della polizia locale di Roma Capitale sono intervenute giovedì nel parco, lato via Lemonia, a causa di un crollo di una porzione del pinnacolo dell’Acquedotto Marcio, sul bauletto dell’Acquedotto Felice e sul prato sottostante. Gli agenti hanno messo in sicurezza l’area, dietro la chiesa di San Policarpo, per consentire il transennamento della parte interessata dal crollo, in attesa degli interventi di ripristino.
L’acquedotto Marcio
L’acquedotto Marcio è il terzo acquedotto di Roma e venne costruito nel 144 a.C. dal pretore Quinto Marcio Re, da qui il nome. Raccoglieva l’acqua dell’alto bacino dell’Aniene, attingendo direttamente dalle sorgenti, abbondanti e di ottima qualità e purezza, nei pressi dell’attuale comune di Marano Equo, tra Arsoli ed Agosta, dove ancora oggi è possibile riscontrarne tracce nell’ex cava di pietra. Era considerata la migliore acqua tra quelle che arrivavano a Roma, e Plinio il Vecchio la definì “clarissima aquarum omnium” e “un dono fatto all’Urbe dagli dei”. Oggi il maltempo lo sta distruggendo, almeno in parte.