Il maltempo flagella l’Iran: le alluvioni provocano morti e sfollati

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Le piogge torrenziali e le conseguenti alluvioni hanno finora provocato la morte di almeno tre persone, fra cui un bimbo di 8 anni, in Iran e ha lasciato migliaia di persone senza una casa. Secondo la Tv di Stato, due sono le vittime nella provincia di Fars, mentre il bambino ha perso la vita a Bandar Abbas, nella provincia meridionale di Hormuzgan.

Le condizioni meteo in Iran

A causa della sua vastità e del variare dell’altitudine l’Iran presenta un vasto quadro climatico. Gli inverni (da dicembre a febbraio) possono essere freddi e rigidi in buona parte del Paese, mentre d’estate (da giugno ad agosto) le temperature fino a 48-50 °C sono da considerarsi nella norma.

Le precipitazioni piovose regolari sono circoscritte in prevalenza alla fascia più settentrionale e a quella più occidentale del Paese, che sono in genere anche le regioni più fredde. Di norma quella occidentale è la regione più fredda, nonché una delle più umide, dell’Iran. Qui tra dicembre e febbraio le temperature molto al di sotto dello zero sono molto comuni. Spesso la neve è presente fino all’inizio della primavera (in montagna anche più a lungo).

Anche le province del mar Caspio e la regione che si estende a nord della catena dell’Elburz registrano piogge piuttosto abbondanti, con una media annuale di circa 1300 mm. La coltre di nuvole che avvolge queste zone tutto l’anno rende le temperature estive un po’ più sopportabili rispetto a quelle delle località situate appena più a sud. Qui l’inverno è più temperato che nel resto del settentrione. Molto frequenti sono i temporali.

L’allarme rosso meteo

L’allarme rosso meteo è stato lanciato in ben 14 province – sulle 31 totali – incluse quelle di Bushehr, Khuzestandove lo scorso luglio un uomo era morto durante le proteste contro la carenza idrica della Regione – Sistan-Beluchistan, Yazd, Fars e Hormuzgan, ha dichiarato alla tv il capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Mehdi Valipour.

“Le strade sono chiuse e i voli sono stati fermati in molte province e l’elettricità è stata interrotta in alcuni villaggi. Migliaia di persone sono rimaste senza casa e centinaia di abitazioni sono stati danneggiate”, ha aggiunto Valipour.

Milena Castigli: