La ripresa di una modesta attività esplosiva al cratere di Sud Est dell’Etna, evidenziata da bagliori visibili sulle telecamere della rete di videosorveglianza, è stata osservata la notte scorsa dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. I fenomeni, al momento, sono confinati all’interno del cratere e generano delle discontinue e blande emissioni di cenere.
09/02/2022 – Guarda chi si rivede! Incandescenza al Cratere di Sud-Est – Foto di Marisa Liotta da Bronte 🌋 #etna #etnanews pic.twitter.com/UPFr2GoN09
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L’incremento dell’ampiezza media del tremore dell’Etna
Sulla base del modello previsionale, il plume vulcanico si dirige in direzione Sud Ovest. Dalle 02:30 è stato anche osservato un incremento dell’ampiezza media del tremore fino a valori medi con un andamento in crescita. La sorgente è ubicata nell’area del cratere di Sud Est a una profondità di circa 3.000 metri dal livello del mare. Contestualmente, anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento e risulta localizzata al cratere di Sud Est. L’attuale fase eruttiva dell’Etna non impatta, al momento, sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
COMUNICATO DI ATTIVITA' VULCANICA del 2022-02-10 04:10:59(UTC) – ETNA.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, OE, comunica che, nel corso della notte, si osserva la ripresa di una modesta attività esplosiva al Cratere di Sud Est.https://t.co/tJmhC0MNDm pic.twitter.com/tyz4pCx8zG— INGVvulcani (@INGVvulcani) February 10, 2022