Sono 24 milioni gli italiani che hanno scelto di non partire (48%) per le vacanze di Natale e fine anno. Lo dicono i dati di Demoskopika, che evidenziano come otto milioni hanno cancellato la prenotazione a causa della nuova variante Covid Omicron e del significativo aumento del numero di contagi di queste settimane.
Dove andranno gli italiani per le imminenti festività natalizie? Quali sono le destinazioni più richieste? E, ancora. L'emergenza pandemica condiziona ancora i consumi turistici? #demoskopika #turismoconsapevole pic.twitter.com/BLtYSVHFgv
— Demoskopika (@Demoskopika) December 19, 2021
Le paure di chi non parte
Il 12,4% di chi ha deciso di non partire per le festività lo ha fatto per timori legati al Covid e alla variante Omicron: si tratta, infatti, di persone che vorrebbero viaggiare ma hanno ancora paura per via della situazione pandemica. Il 16% (ben 8 milioni) di chi ha deciso di rimanere a casa, ha cancellato la prenotazione proprio dopo le notizie legate alla variante Omicron. Proprio oggi Giorgio Palù, presidente Aifa, ha detto che “Non è scontato che in poche settimane la variante Omicron diventi prevalente in Italia“.
Chi sono gli italiani che partono, nonostante Omicron
Sul versante opposto, poco più della metà degli italiani (52%) avrebbe deciso di andare in vacanza per le festività di fine anno, con il 24% che ha già prenotato. Indecisi a parte (15%), gli italiani pronti a fare le valigie sarebbero 18 milioni e 9 su 10 sceglieranno mete italiane.
Le mete preferite sono montagna e città d’arte, sempre secondo il medesimo borsino di Demoskopika.
Nel dettaglio, la scelta della tipologia di vacanza in montagna è rappresentata da circa un terzo del campione (31%) che ha dichiarato l’intenzione di andare in vacanza, modalità di risposta immediatamente seguita dalla volontà di conoscere e pernottare in una città d’arte italiana (27,1%). Più che significativa, inoltre, la quota degli italiani che ha optato per trascorrere il periodo festivo in campagna (14,3%) o al lago (11,9%). Seguono, nel ranking delle mete individuate dagli italiani, il mare (9,6%) e le vacanze termali (6,1%).
Aumenta la ricettività alberghiera e cala il “fai da te”
Ed è probabilmente legata anche alla pandemia e alle conseguenti difficoltà nel viaggiare, la modalità con cui gli italiani prenotano le ferie: torna protagonista la ricettività alberghiera e cala il “fai da te”. La maggior parte degli italiani che hanno scelto di andare in vacanza, infatti, utilizzerà il sistema ricettivo alberghiero o extra-alberghiero.
In particolare, il 29% non intende rinunciare all’albergo e il 12,1% all’ospitalità del villaggio turistico. Sul versante extra-alberghiero, inoltre, le scelte ricadranno principalmente sui bed and breakfast (27%) seguiti dall’agriturismo (4,8%) e dalla scelta del campeggio (1,2%).
L’offerta ricettiva tradizionale, dunque, ritorna ad essere preferita rispetto al “fai da te” la cui scelta dei vacanzieri, in un solo anno, si è ridotta di oltre 14 punti percentuali: 25,8% nell’anno in corso rispetto al 40% del 2020. In particolare, il 19,1% del campione opta per le case prese in affitto, mentre il 6,8% per immobili di proprietà della famiglia o ospite di parenti e amici.