Niente turisti a Bali per tutto il 2020. L’isola indonesiana, meta turistica internazionale e fra le più ambite per i viaggiatori di tutto il mondo, ha deciso di interdire gli accessi cercando in tal modo di contenere l’emergenza coronavirus. A comunicarlo, il governatore della provincia, Wayan Koster, secondo il quale la decisione è in linea con la politica del governo per il contenimento della pandemia da Covid-19.
Nessun turista, dunque, almeno fino alla fine dell’anno. Una scelta significativa per un territorio che sul turismo punta quasi del tutto per garantirsi la propria sopravvivenza economica (circa l’80% dell’indotto totale si basa sui servizi). Già significative le ripercussioni sull’industria turistica: 2500 persone rimaste senza lavoro, più di 70 mila ferme senza retribuzione.
Il Covid a Bali
Numeri impressionanti quelli che parlano della riduzione degli ingressi dei turisti a Bali. Praticamente dimezzati gli oltre 6 milioni dell’estate scorsa, con gli abitanti dell’isola che hanno di fatto abbandonato alberghi e altre strutture ricettive per riprendere le occupazioni agricole, come peraltro accaduto in altri simili destinazioni turistiche insulari.
Per quanto riguarda i contagi, la situazione a Bali è tutto sommato contenuta rispetto ad altre zone. Sono 4 mila, al momento, i casi di positività, mentre i decessi sono arrivati a 49, sui circa 7 mila registrati in Indonesia (con più di 153 mila casi).
Il tentativo
Alla fine del mese scorso, si era registrato un tentativo di incentivare nuovamente il turismo puntando sulla mobilità interna e rendendo nuovamente fruibili spiagge e templi. Una strategia che, a ogni modo, non si era rivelata sufficiente a garantire la riapertura di numerosi locali e strutture alberghiere.