È un’esperienza davvero speciale visitare i 5 borghi che animano il Parco Nazionale delle Cinque Terre, il più piccolo parco nazionale d’Italia, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco oltre che Area Marina Protetta. Sono veri gioielli scolpiti lungo la riviera ligure di levante cantata da Dante, Petrarca, Montale. Ognuno con una sua particolare magia.
Come arrivarci
Partendo da Levante la “porta delle Cinque Terre”, è possibile raggiungere facilmente Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore con il treno regionale Levanto-La Spezia che, in 30 minuti, attraversa i cinque borghi. Sicuramente uno dei modi più romantici per visitarli è il battello. I principali punti di imbarco sono Levanto, Portovenere, Lerici e La Spezia. Un’esperienza unica è anche percorrere la pista ciclopedonale “Maremonti”, che da Levanto conduce a Framura passando per Bonassola, pedalando di sera lungo il tracciato della vecchia ferrovia, con a fianco il mormorio del mare, illuminati dalla luna lungo il sentiero. Per i più sportivi l’alternativa sono i sentieri, impegnativi ma ben attrezzati, profumati di rosmarino, elicriso e lavanda che s’inerpicano tra i promontori.
I borghi
Monterosso. “Meriggiare pallido e assorto Presso un rovente muro d’orto…” sono i versi di Eugenio Montale scritti ispirandosi alle atmosfere calde ed estive di questo borgo dove trascorreva le vacanze con la sua famiglia nella propria villa che amava definire “pagoda giallognola” . Il legame fra il grande poeta e questo borgo è stato molto profondo, tanto che è a lui dedicato il Parco letterario, da esplorare percorrendo uno degli itinerari naturalistici letterari organizzati per tutta l’estate.
Vernazza. Dopo una sosta nella piazza del paese, che si trova di fronte al suo suggestivo porto turistico, ed è sovrastata dalla Chiesa gotica di Santa Margherita d’Antiochia, salendo tra gli stretti “caruggi” si può giungere all’antico castello dei Doria, con la sua torre d’avvistamento cilindrica protesa verso il mare, da cui ammirare un panorama imperdibile.
Corniglia. Arroccato in cima a un promontorio alto circa 100 metri in una conca coltivata a vigneti, è l’unico borgo che non si affaccia direttamente sul mare. È raggiungibile salendo i 377 gradini della lunga scalinata della Lardarina o dalla strada carrozzabile che va su dalla stazione ferroviaria.
Manarola. È un’altra perla inerpicata su un costone roccioso. Il suo vino passito, lo Sciacchetrà, con il suo gusto dolce e intenso piaceva molto a D’Annunzio. La collegata a Riomaggiore, ultima località delle Cinque Terre, la famosa Via dell’Amore, uno dei sentieri più romantici e celebrati al mondo. Un pittoresco borgo di pescatori, stretto tra due ripide colline terrazzate, noto per le caratteristiche case coloratissime da ammirare nella loro verticalità, in un alternarsi di luce e oscurità, proveniente dagli stretti carrugi.